La cura contro influenza e malattie invernali? Le clementine di Calabria

Questi piccoli agrumi, coltivati da ottobre a febbraio soprattutto nella provincia di Cosenza, sono molto amati dai calabresi perché salutari, gustosi e senza semi all’interno della polpa, insomma una delizia per il palato

di Paula Scalamogna
15 gennaio 2019
12:03
Clementine igp
Clementine igp

Come combattono i calabresi il freddo invernale e come curano le malattie ad esso collegate? Tra le varie alternative, l’ausilio più sano e naturale è mangiare un bello e succoso agrume. Magari una clementina, che solitamente si consuma fresca o sotto forma di spremuta. A livello nutrizionale un paio di arance al giorno sono sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina c di una persona adulta. Le clementine sono un toccasana per la salute poiché sono ricche di minerali preziosi tra cui il potassio, indispensabile per regolare la quantità di acqua nei tessuti assicurando un buon funzionamento del cuore. Ma questi agrumi hanno anche funzioni differenti, ad esempio vengono utilizzati in ambito cosmetico nella preparazione di lozioni tonificanti e maschere per la pelle. Inoltre le cuoche calabresi sono solite trasformarli in canditi, marmellate, sorbetti, dolci e liquori.

La produzione di clementine in Calabria

Circa un quarto della produzione nazionale di agrumi è calabrese, concentrata in 58 comuni dei quali 20 in provincia di Reggio Calabria, 14 in provincia di Catanzaro, 16 in provincia di Cosenza, 5 in provincia di Vibo, 3 in provincia di Crotone.


Le clementine di Calabria vengono coltivate, da ottobre a febbraio, soprattutto nella provincia di Cosenza e sono amate dai calabresi e non solo perché sono dolci, gustose e aromatiche (e senza semi all’interno della polpa), insomma una delizia per il palato! 

La loro origine

Le clementine sono frutto della fusione tra un mandarino avana e un arancio amaro. Secondo alcuni studi la loro nascita risalirebbe al 1898 a seguito di un innesto effettuato da padre Clément Rodier (dal quale prendono il nome) nell’orto di un orfanotrofio di Misserghin in Algeria. La loro coltivazione in Italia si diffuse sin dagli anni ’30 e, a partire dagli anni '50 e si concentrò in Calabria dove l'agrume riuscì ad adattarsi alle condizioni pedoclimatiche ideali per sviluppare caratteristiche di pregevolezza. Il clima mite e regolare della Calabria contribuisce ad esaltare le caratteristiche qualitative del frutto e a portarlo a maturazione molto precocemente, sin dai primi giorni di ottobre.

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