Al policlinico ritardi nel trasferimento della Cardiochirurgia in un altro spazio attrezzato ma privo dei sanitari necessari alla cura dei pazienti
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Mentre la Calabria si dirige a grandi passi verso un ormai certo cambio di colore - determinato dalla rapida occupazione dei posti letto - al policlinico universitario di Catanzaro l'operazione di riorganizzazione degli spazi di terapia intensiva è avvenuta solo a metà.
L'annuncio
Era l'1 dicembre quando il commissario straordinario, Giuseppe Giuliano, aveva offerto la più ampia disponibilità alla Regione a farsi carico di un consistente aumento dei posti di terapia intensiva ma strutturali, ovvero non il frutto di riconversione di degenze ordinarie ma la creazione di nuovi spazi da inserire così nel computo dei posti utilizzati a Roma per valutare i cambi di colore sulla base dei tassi di occupazione. Dopo circa un mese l'operazione sembra muovere i primi passi, a seguito della pubblicazione di una delibera che delinea le procedure da eseguire per rendere effettivamente operative quelle riorganizzazioni interna.
La riorganizzazione
L'obiettivo dichiarato è quello di aumentare contemporaneamente i posti di terapia intensiva ordinaria e covid attraverso uno spostamento di reparti che consentirebbe di incrementare da 6 a 14 i posti letto disponibili nella Rianimazione covid e allo stesso tempo garantire alla Cardiochirurgia una sala di terapia intensiva dotata di 6 posti letto.
Tutto sulla carta
Queste le intenzioni espresse che però finora non hanno trovato la concretezza dei fatti. Nei giorni successivi alla pubblicazione della delibera è avvenuto infatti solo il primo spostamento: la Rianimazione covid è transitata negli spazi in precedenza occupati dalla Unità di terapia intensiva coronarica, acquisendo - in teoria - 14 posti letto da dedicare alla cura delle patologie covid a differenza dei 6 finora utilizzati. Il progetto però è rimasto sinora solo su carta dal momento che la Terapia intensiva covid dispone tuttora di soli 6 posti (fino ad un massimo di 8) poiché l'operazione non è ancora stata portata a termine.
L'ultimo spostamento
La restante parte dei 6 posti letto non risulta ancora utilizzabile perchè non si è concretizzato l'ultimo spostamento e quello decisivo della Cardiochirurgia nella recovery room. Si tratta dello spazio ricavato nelle vicinanze delle sale operatorie, ormai completamente attrezzato ma privo degli operatori utili alla cura dei pazienti. Il commissario ha garantito che si sta procedendo al reclutamento degli infermieri e che tra qualche giorno lo spostamento verrà completato e con questo anche l'implementazione delle terapie intensive covid, che per ora contano solo 6 posti letto.