VIDEO | L'innovativo sistema - tra i primi in Italia e l'unico in Calabria- permette di monitorare il funzionamento dei dispositivi impiantati nei pazienti
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Sempre più smart e innovative le soluzioni tecnologiche a servizio dei pazienti della cardiologia di Castrovillari, diretta dal primario Giovanni Bisignani, dove stamane è stato inaugurato un nuovo modello di assistenza sanitaria che sfrutta le moderne tecnologie del controllo a distanza per la tutela dei pazienti portatori di pacemaker nel tempo del Covid 19.
Lo Smart spot
Si chiama Smart Spot ed è una colonnina con un macchinario che permette di monitorare il funzionamento dei pacemaker impiantati nei pazienti senza che questi entrino in contatto con altri, creando assembramenti, nè con gli operatori sanitari che da remoto ricevono i dati scaricati su una colonnina operativa ed intervengono sul soggetto solo in caso di necessità o dati anomali che richiedano un approfondimento.
Installato nell'atrio dell'Ospedale civile Ferarri nei pressi degli ambulatori di Cardiologia è il primo macchinario del genere a livello regionale, uno tra i primi cinque utilizzati in Italia. Rappresenta un «innovativo sistema di telemonitoraggio - ha spiegato il primario di cardiologia, Giovanni Bisignani - grazie ai quali i pazienti portatori di pacemaker compatibile con il servizio potranno scaricare autonomamente, senza nessun onere e con grande semplicità, i dati registrati dal dispositivo ed inviarli direttamente all'ambulatorio di cardiologia, dove saranno analizzati dal personale ospedaliero anche in assenza dell'assistito».
L'inaugurazione a Castrovillari
A tenere a battesimo questa innovativa tecnologia di monitoraggio dei pazienti affetti da problemi cardiaci c'era il commissario straordinario dell'Asp di Cosenza, Simonetta Cinzia Bettelini, la quale ha approfittato della giornata per visitare il reparto di cardiologia, incontrare i medici ed il personale presente, toccare con mano l'operatività dell'Emodinamica che rappresenta, insieme alla tele cardiologia già attivata con un sistema di monitoraggio che accompagna circa mezzo milione di utenti, l'eccellenza in un reparto che da sempre è l'avanguardia medica dello Spoke di Castrovillari. «Quella che inauguriamo oggi - ha dichiarato il commissario Asp - è una delle poche macchine che sono presenti in Italia ed è un esempio avanzato di come la telemedicina possa supportare i clinici nel rapporto verso i pazienti. Un esempio da estendere, per quanto possibile, anche ad altre strutture ospedaliere dell'azienda». Particolarmente attenta a questo progetto che parte da Castrovillari anche la regione Calabria presente con l'assessore al welfare, Gianluca Gallo, ed il consigliere regionale, Antonio De Caprio.
«Si eviteranno lunghe liste d'attesa»
«Noi abbiamo l'occasione - ha aggiunto Gallo - di plaudire ad un'iniziativa ottima, una vera chicca all'interno del sistema sanitario della nostra provincia». L'obiettivo di questo servizio, poi, oltre ad essere innovativo si innesta nelle nuove disposizioni anti covid 19 permettendo così un controllo «più agevole e sicuro evitando lunghe attese in sala di aspetto e riducendo il numero di accessi in ambulatorio cardiologico, entrambi potenziali cause di diffusione del virus» hanno spiegato i medici. Una tutela di occasioni di contagio anche nei confronti dei medici curanti oltre ad un gran risparmio di tempo: la lettura del controllo trasmesso con questa nuova tecnologia infatti è molto più rapida (due minuti contro i quindici del controllo tradizionale) e può essere effettuata in tempo reale o in qualunque altro momento accedendo tramite computer al portale dedicato al controllo a distanza.
Così si evitano prenotazioni, orari di visita, con enorme vantaggio per i familiari accompagnatori dei pazienti, spesso anziani, che devono recarsi al totem per effettuare il telemonitoraggio. Il progetto sviluppato in collaborazione con l'azienda MicroPort Crm costituisce di fatto «una valida risposta all'emergenza sanitaria posta dalla pandemia nonchè un importante investimento tecnologico volto al miglioramento della continuità assistenziale offerta ai cittadini e ad una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse ospedaliere».