«Appena qualche giorno fa è stato assicurato che in data odierna sarebbe ripresa l’attività vaccinale, sospesa nonostante indicazioni contrarie del mondo scientifico e dei pediatri che hanno dichiarato a più riprese che il percorso vaccinale del bambino deve essere rispettato, a maggior ragione in questo periodo, per evitare di creare sacche di soggetti suscettibili, oltre che per evitare il fenomeno di rimbalzo lavorativo inerente al successivo recupero delle sedute vaccinali. Oggi si è appreso, invece, che non è ancora possibile vaccinarsi, perché si sarebbe in attesa del risultato del tampone eseguito lunedì dal personale sanitario del Servizio Vaccinale».

 

Il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro ha deciso di rivolgersi direttamente alla Regione Calabria, all’Asp di Catanzaro e alla direzione del dipartimento prevenzione dell’Asp. Le rassicurazioni dei giorni scorsi in merito alla ripresa da oggi delle vaccinazioni all’interno dell’Asp di Catanzaro si sono rivelate al momento solo parole.

 

Il personale medico ed infermieristico è stato sottoposto a tampone e in mancanza dei risultati i vaccini sono stati ancora rimandati. Eppure, fa notare il sindaco, mentre l’intero mondo vive le conseguenze di una pandemia per un virus contro il quale non è stato ancora individuato un vaccino «esistono, invece, tante malattie infettive per le quali sono disponibili vaccini che devono essere eseguiti a partire dal secondo mese compiuto di vita, secondo il calendario indicato dal piano nazionale vaccini, e che l’Azienda sanitaria di Catanzaro ha interrotto con l’inizio dell’emergenza Coronavirus e non ha ancora riattivato». Un unicum nella nostra Regione, visto che nelle altre Asp il servizio vaccinazioni non è stato mai interrotto.

 


«Oggi – incalza Mascaro - non sono garantite né la prima dose di vaccini né i richiami successivi, a qualunque età, con evidente rischio di focolai epidemici di malattie gravi come difterite, pertosse, meningite, morbillo, ecc». «Il 14 aprile è stata pubblicata, sul sito dell’Asp di Catanzaro, la procedura per l’accesso alle vaccinazioni – spiega il primo cittadino - nella quale è previsto che sia l’Asp a contattare i vaccinandi, fissando data e ora di appuntamento da rispettare tassativamente, con accessi ogni 20 minuti e sono indicati orari di sportelli telefonici attivi solo per pochi minuti al giorno (dalle 8.30 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 13.00».

 


«La scelta iniziale di sospendere - commenta il sindaco di Lamezia - poteva essere in astratto giustificata dalla previsione di un numero di contagi e casi di coronavirus uguale a quello delle regioni del Nord Italia; la decisione di non riprendere a vaccinare, nonostante il numero davvero rassicurante di casi e di contagi nella nostra realtà, oggi è però divenuta incomprensibile. In tale situazione, si chiede che si proceda al più presto alla ripresa dell'attività vaccinale venendo incontro con celerità alle tante esigenze sicuramente accumulatesi nel periodo di prolungata sospensione del servizio».