Allarme del presidente del 118: «Sui treni non esiste un sistema di primo soccorso»

Il presidente della Società Italiana Sistema 118, Mario Balzanelli, si rivolge al presidente di Ferrovie Gianluigi Vittorio Castelli: «In caso di infarto tre minuti fanno la differenza tra la vita e la morte»

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9 gennaio 2019
13:24
repertorio
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Una lettera-appello nella quale il presidente del Sis (Società Italiana Sistema 118) Mario Balzanelli si rivolge al presidente di Ferrovie Gianluigi Vittorio Castelli che venga messo a disposizione degli utenti un sistema di soccorso sui treni italiani.

 «Ogni giorno 5 milioni di persone prendono il treno – scrive Balzanelli - chiedo di assicurare ai cittadini, con carattere uniforme su tutto il territorio nazionale, di standard adeguati di cardioprotezione con la collocazione sui treni, di defibrillatori semiautomatici e di personale formato».


 

Il presidente del 118 spiega l'importanza sui convogli di personale addestrato alle competenze della rianimazione cardiorespiratoria di base, in grado di effettuare manovre salvavita: «In caso di arresto cardiaco improvviso  – spiega il presidente dei sanitari del 118 - il soccorso immediato entro e non oltre i primi 3 minuti fa la differenza tra la vita e la morte». E aggiunge: «In questi casi, la tempestività e l'appropriatezza del soccorso sono fondamentali, poiché l'intervento di soccorso dell'ambulanza del 118 territoriale trova in questi casi, come oggi accade di norma, condizioni cliniche del paziente caratterizzate da bassissime possibilità di recupero alla vita».

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