Mentre si affronta la quarta ondata, mentre si traccia il profilo di una nuova variante di virus vaccino resistente, aumentano le certezze scientifiche e le casistiche di long covid , pazienti che manifestano sintomi generati dalla malattia anche dopo essersi negativizzati. A volte, addirittura, senza nemmeno essere mai stati positivi, ma avendo avuto contatti protratti e stretti con un positivo. Cuore, polmoni e reni i più colpiti. Ecco perché il Centro New Delta di Pizzo ha deciso di inaugurare un centro di diagnostica e terapia dedicata, in particolare, alle nefropatie post Covid. A segnare l’avvio delle attività un convegno coordinato dal direttore del centro specialistico Giuseppe Gambardella, dal nefrologo Francesco Giofrè e da Romeo Aracri, medico di medicina generale.

I reni gli organi più fragili, quelli verso i quali il virus dirotta maggiormente le proprie attenzioni e lascia conseguenze pesanti che bisogna sapere individuare e collegare alla malattia. Il ramo è stato affidato al nefrologo Francesco Giofrè, esperto dell’ambito. Importante proteggersi e prevenire in un momento in cui la letteratura scientifica avanza e cambia l’approccio ad una medicina che prima sembrava ormai essere scritta.

«Chi è stato affetto da Covid spesso non guarisce completamente dalla malattia: lo è apparentemente, non ha più febbre, non ha più malessere, eccetera, però a distanza di tempo possono esserci dei disturbi di vario tipo, di genere respiratorio, di reni o cardiaci. E io che mi interesso di problematiche neurologiche e neurochirurgiche devo dire che anche un ambito neurologico ho in cura diverse pazienti con delle forme di polineuropatie post Covid, alcune invalidanti», ha spiegato Gambardella.

«Nel Centro di Pizzo abbiamo la fortuna di avere il riferimento del collega Giofrè, un grande nefrologo che ci aiuterà a seguire i pazienti che soffrono di patologie renali post Covid.  Chi ha dei dubbi su una patologia che magari è sopravvenuta dopo essere usciti dal Covid  potrà – conclude Gambardella -  eventualmente rivolgersi al collega che è un grande esperto di patologia renale».