Antonella è una giovane calabrese sempre più in prima linea. Anzi sempre sul campo.
Da quando qualche anno fa ha deciso, con a fianco il marito Gabriele, di occuparsi della piccola azienda agricola a due passi da Crotone, la sua vita è cambiata. Ed è iniziata una corsa ad ostacoli per superare difficoltà, le mille burocrazie, i ritardi, il clima impazzito, un mercato spesso molto complesso. Cose che in Calabria pesano negativamente al doppio. Abbiamo incontrato Antonella. Per fare una bella chiacchierata.
Antonella Gullà è l’esempio di una giovane e coraggiosa calabrese che diventa imprenditrice e lancia una sfida prima di tutto a sé stessa. E con il marito avvia un’azienda avicola nel Crotonese, che in pochi anni ha saputo raggiungere tanti obiettivi. Non senza difficoltà. «Abbiamo deciso di andare avanti con determinazione riuscendo a creare strutture più moderne contribuendo a migliorare ulteriormente le condizioni e le prestazioni degli allevamenti con l’obiettivo principale di produrre un prodotto genuino nel rispetto del benessere animale. È un lavoro particolare, a volte anche pesante. Ma è gratificante».

Antonella poteva andare via dalla Calabria. Le possibilità c’erano tutte. Fare come purtroppo stanno facendo in tanti, troppi. Poteva traboccare, lasciare la Calabria per puntare a mercati ben più importanti. Ma il suo rifiuto è stato netto. «Non vogliamo cadere nello stereotipo di chi racconta un paradiso dove i problemi non esistono, perché sappiamo che non è così. Ma abbiamo scelto di coltivare sempre di più il legame con la nostra terra e con i nostri animali abbracciando i valori della tradizione agricola».
L’azienda Benincasa ha puntato alla cooperazione. Antonella stessa partecipa direttamente a tante iniziative. Finalmente in Calabria si comprende quanto sia necessario unire gli sforzi.
«Il principio è semplice. Si scambiano saperi e si trasmette fiducia, ed è questo che permette di ampliare la possibilità di superare difficoltà e quindi crescere».
L’agricoltura in Calabria sta soffrendo moltissimo a causa di un clima impazzito. Molte aziende sono in serie difficoltà. «Purtroppo il calo delle rese ha raggiunto picchi altissimi con aggravio di spese per gasolio o corrente per irrigare».
E si soffre molto anche per la mancanza di manodopera. Cosa che sta mettendo in discussione il futuro di tante aziende. «C’è una cronica mancanza di lavoratori, sicuramente per la ricerca di impieghi meno faticosi e più remunerativi, anche se poi bisogna fare i conti con la sostenibilità dell'azienda agricola. Tuttavia non mancano solo braccianti ma operai specializzati. È di estrema importanza promuovere corsi di formazione per chi il lavoro lo sta cercando».
Siccità, alluvioni, desertificazione… Il futuro dell’agricoltura calabrese viene sempre più messo in discussione. «C’è l’urgenza di una gestione più sostenibile delle risorse idriche attraverso la costruzione di nuovi bacini idrici, la riparazione delle reti idriche esistenti per ridurre le perdite e l’implementazione di sistemi di irrigazione più efficienti».
L’avicola Benincasa è l'unica azienda crotonese che produce uova di alta qualità da allevamento a terra. Ed è la prima in Calabria per la produzione di uova da allevamento all'aperto. La forza di Antonella e Gabriele sta tutta nella tradizione contadina delle colline crotonesi, unita alla tecnologia più avanzata che caratterizza l'azienda agricola. «Abbiamo scelto di offrire al consumatore solo uova deposte in allevamenti rispettosi del benessere delle galline. I nostri allevamenti garantiscono condizioni ottimali per la salute delle galline».