“Il carretto passava e quell'uomo gridava: gelati!” Ricordate il carretto di una volta? Quello che faceva la gioia di grandi e soprattutto bambini? Ecco, è tornato esattamente quel carretto a pozzetti d’un tempo.
Lo annuncia Fabio agli inizi di agosto sulla sua pagina Facebook: “Ciao a tutti. Da domani inizia questo nuovo progetto estivo. Con il Carretto dei gelati”.
Il carretto ha anche un nome: “San Giuvanni”, che è il nome in dialetto di San Giovanni in Fiore. «Il nome Sangiuvanni è un legame con il mio territorio e le mie radici», dice Fabio.
Ed è qui che Fabio ha posizionato il suo carretto.

Ma chi è Fabio? «Io mi occupo di ristorazione e pasticceria da molti anni, faccio consulenza, formazione e avviamento in tutto il mondo. Da sempre lavoro in questo settore, partendo dalla passione per il cibo, regalando emozioni».

Ma come mai dopo tanti in giro per il mondo, Fabio ha deciso di tornare a casa? «Perché voglio contribuire a dare lustro al mio paese, facendo quello che più so fare da sempre. Ho aperto anche un laboratorio di pasticceria dove farò produzione di pitte ìmpigliate, ‘mastazzuoli’ e panettoni. Ho portato il mio nome e quello della Calabria in giro per il mondo: dal nord Europa, fino in Asia, Turchia, Arabia Saudita, Stati Uniti. Ma ora è arrivato il momento di tornare nella terra d’origine. Penso che tutti noi dovremmo voler molto di più bene alla nostra terra. Ed esserne orgogliosi».

E il gelato di Fabio? Un gelato tradizionale, come si faceva una volta, servito come un tempo con il carretto a pozzetti. «Il mio gelato è fatto solo di ingredienti nobili e naturali, bio, senza lattosio, senza glutine, senza olio di palma. Sono tutti i giorni nel Centro storico di San Giovanni in Fiore, a fianco all’Abbazia Florense».

Ma sarebbe interessante capire com’è nata l’idea del gelato. «Volevo e voglio proporre un gelato di alta qualità, con materie prime nobili, senza additivi, il più naturale possibile».

Quella di Fabio è anche una scommessa sul futuro della Calabria? «Il turismo in Calabria sarà una nuova frontiera nei prossimi 10 anni. Speriamo di cogliere al meglio questa opportunità».

Il carretto passava… e quell'uomo gridava: gelati!