“In questo momento l’unico problema del NCD sembra essere diventato il mio ingresso o meno in consiglio regionale: ripeto quello che mi è stato detto da esperti che hanno studiato l’argomento – dichiara Wanda Ferro - Nessuna specifica modifica è intervenuta sulla legge elettorale calabrese tale da non consentire l’elezione a consigliere del candidato presidente arrivato secondo, così come successo in passato per Fava, Abramo e Loiero, tutti eletti in assenza di una disposizione normativa regionale che intervenisse in maniera specifica sull’argomento, e quindi tutti eletti nel rispetto della legge costituzionale 1 del 99.

In tutte le leggi regionali calabresi che si sono succedute negli anni, compresa l’ultima del 19 settembre, nessuna cancellazione è stata fatta all’articolo della norma costituzionale che prevede espressamente l’elezione a consigliere del candidato presidente arrivato secondo. In tutte le regioni d’Italia vige il rispetto della norma costituzionale che lo prevede, anche quando la legge regionale non si è espressa, per cui il secondo candidato alla presidenza è sempre di diritto consigliere regionale. I miei avversari politici vorrebbero che la Calabria ancora una volta diventasse un caso nazionale, estromettendo dall’assemblea regionale chi ha ricevuto un consenso ampio per rappresentare la voce della minoranza sancita dalla Costituzione.”