Si infiamma il dibattito politico dopo la legge regionale che regala il vitalizio ai consiglieri decaduti approvata in fretta e furia in occasione dell’ultima seduta di Consiglio regionale. Dopo il mea culpa di Pippo Callipo, Francesco Pitaro e Graziano Di Natale, arriva la dura critica del parlamentare dei Cinque Stelle e portavoce alla Camera Francesco Melicchio.

 

«Sono sconcertanti le scuse dei pochi consiglieri regionali calabresi di opposizione che hanno versato lacrime di coccodrillo sulla legge che ha esteso i vitalizi anche ai politici che non dovessero completare la legislatura. Hanno incredibilmente dichiarato di non aver letto ciò che hanno votato, dichiarandosi favorevoli a loro insaputa, quindi, oppure che non immaginavano che la concessione di nuovi vitalizi potesse significare un esborso da parte della Regione, e quindi dei cittadini». Così il deputato calabrese del Movimento Cinque Stelle Alessandro Melicchio commenta le recentissime dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali che hanno preso le distanze da un provvedimento che è stato votato all’unanimità nel Consiglio regionale del 26 maggio scorso. «Vorrei informare il consigliere Callipo che non esiste un giardino dei miracoli dove recuperare i soldi per pagare il suo vitalizio, come quello dei suoi altri colleghi. Al contrario, mentre solo l’8% dei contributi viene versato dai consiglieri, ben il 24% degli stessi è versato dal Consiglio regionale, quindi con le tasse di tutti i cittadini calabresi. E con solo 5 anni si ritrovano un bel vitalizio per sempre, comprensivo perfino del trattamento di fine mandato. Nella legge istitutiva di questi nuovi privilegi, del 30 maggio dello scorso anno, tra l’altro, - continua il parlamentare pentastellato - è ben specificato che i soldi necessari a rimpinguare le tasche degli attuali consiglieri regionali sarebbe stato recuperato dal taglio dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali, imposto dal Governo nella passata legge di bilancio. Ben un milione e duecento mila euro di risparmio, ottenuto grazie al Movimento 5 Stelle, che invece di andare ai cittadini, svanisce nei conti corrente dei politici della nostra regione».

 

«Altro che costo zero: i privilegi per i politicanti calabresi non finiscono mai, e maggioranza e opposizione, ancora una volta, hanno dimostrato di essere tutti uguali. Abbiano almeno il coraggio delle proprie azioni evitando di truffare i cittadini – conclude Melicchio – ma non stiano sereni, perché il Movimento 5 Stelle questa lotta non l’ha mai abbandonata e la porterà avanti con ogni mezzo».