All’interno del Comune di Villa San Giovanni non ci sono infiltrazioni mafiose. È ciò che ha deciso il Ministero dell’Interno, recependo le conclusioni rassegnate dal prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, il quale nella sua relazione conclusiva, consegnata il 15 maggio scorso ha evidenziato «l’insussistenza delle condizioni legittimanti l’applicazione dell’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000». In soldoni, dunque, niente scioglimento per mafia. Il procedimento, dopo il lavoro della commissione d’accesso si conclude qui.

 

Un punto a favore per l’amministrazione guidata oggi da Maria Grazia Richichi, in attesa del rientro del sindaco eletto e sospeso Giovanni Siclari, il cui processo per la questione “Bandafalò”, slitta ancora per questioni di composizione del collegio giudicante. Ma per tutta la coalizione “Le Ali per Villa”, oggi diventa una giornata importante considerata la decisione del Ministro dell’Interno Marco Minniti. Quello di Villa, infatti, è stato uno dei suoi ultimi atti prima dell’avvicendamento con Matteo Salvini.

 

Consolato Minniti 

 

LEGGI ANCHE: