«E’ stata la serata Pd quella andata in onda a Pianopoli mercoledì in una freddissima serata d’inverno, nella bella cornice dell’Hotel 2000. Tanta la gente presente, che si è incontrata nella sala convegni, persone semplici, iscritti al partito, militanti storici, giovani, donne, tutti insieme a rappresentare quel popolo che da sempre si raffigura come la “cintura rossa” del territorio lametino e del suo comprensorio». È quanto si legge in una nota.


«Nelle intenzioni degli organizzatori doveva rappresentare uno “spartiacque” di questa campagna elettorale, doveva essere uno scatto di orgoglio e di appartenenza, e ce da dire, che, dal clima, dai toni, dalle presenze che si sono viste e che si respirava, così alla fine è stato.
Tanti gli interventi, a partire dal segretario provinciale che era padrone di casa in quanto sindaco di Pianopoli, Gianluca Cuda, che ha sottolineato di come si sta cercando instancabilmente di tenere insieme il lavoro di riorganizzazione e di strutturazione del partito sul territorio ad una campagna elettorale fatta di incontri, di presentazione dei candidati, di illustrazione delle proposte e dei programmi del Pd per il bene del paese e del meridione d’italia.Dalla sua introduzione gli spunti, che sono stati ripresi dagli interventi successivi: cioè quello di “approfondire la posta in gioco di queste elezioni, per evitare che il paese precipiti di nuovo in quella spirale fatta di crisi economica e sociale che potrebbe portare a conseguenze gravissime soprattutto nel meridione per la sua tenuta democratica”. Da qui la necessità di presentare il Pd per “quello che è”: come l’unica forza politica capace di governare questo paese con responsabilità e con quella tranquillità in grado di garantire la stabilità e la crescita, contro coloro che agitano paure ed insicurezze, che colpiscono in maniera acuta le fasce più esposte e deboli della popolazione.

 

A seguire gli interventi che hanno caratterizzato il dibattito moderato dal presidente dell’assemblea provinciale Michele Drosi, tra i quali non sono mancati spunti sulla capacità del Pd di amministrare la cosa pubblica e realizzare opere utili alla collettività, come quello del presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno, sulla necessità di valorizzare la concreta azione di governo e le sue realizzazioni, piuttosto che alla facile retorica inconcludente e incompetente del movimento 5 Stelle della professoressa Aquila Villella, sulle iniziative legislative e gli obiettivi raggiunti dal Governo dell’onorevole Sebastiano Barbanti, sull’attenzione alle fasce deboli e l’inclusione sociale della componente della segretaria regionale Giulia Veltri e sul programma del futuro governo della già sindaco di Decollatura Annamaria Cardamone.


Anche nell’intervento del professor Antonio Viscomi, sono stati ripresi ed approfonditi i temi della responsabilità e della necessità che il Pd si presenti come forza tranquilla capace di sviluppare appieno la sua capacità riformista e di governo e di narrare la sua visione di società, a partire dai valori di solidarietà e di tolleranza, valori irrinunciabili per una forza democratica e progressista.


Nell’intervento del segretario regionale Ernesto Magorno, insieme alla sottolineatura dei disagi e delle grandi questioni sociali ancora aperte, l’orgoglio delle cose che in questi anni difficili sono state fatte. In particolare, il finanziamento per la grande opera pubblica infrastrutturale di rifacimento della statale 106 e il provvedimento, anch’esso atteso da anni, relativo alle stabilizzazioni dei lavoratori LSU-LPU. Un provvedimento di civiltà, che sottrae definitivamente migliaia di persone dalla precarietà e dal disagio sociale.


Quello visto a Pianopoli – si legge ancora nella nota - è un Pd combattivo ed orgoglioso che nei giorni e nelle settimane che separano al 04 di Marzo si presenterà “casa per casa, strada per strada, borgo per borgo” a chiedere il voto per un paese e una Calabria più giusta, più libera e più sicura».