Varato il Conte bis, fumata nera per Morra e gli altri calabresi

Ai Beni culturali torna Dario Franceschini, il ministro che aveva destinato 90 milioni di euro per il centro storico di Cosenza

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di Salvatore Bruno
4 settembre 2019
15:44

Il senatore cosentino pentastellato Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, non è entrato nel Governo Conte bis, nonostante i boatos lo avessero indicato come nuovo ministro per la Pubblica Amministrazione fino a pochi minuti prima della lettura con la quale il presidente del Consiglio ha ufficializzato i componenti del nuovo esecutivo. Nei giorni scorsi l’ingresso nell’esecutivo di Morra era stato più volte ventilato, ma il suo nome era stato associato al Dicastero dell’Istruzione. In mattinata era poi circolata una indiscrezione secondo la quale per lui si sarebbero aperte le porte del Ministero del Lavoro. Nel complesso non ci sarà nessun calabrese, a dispetto anche dell'ampio consenso raggiunto in questo territorio alle politiche del marzo 2018 dal Movimento Cinquestelle. Non è escluso però che un rappresentante della regione possa comunque entrare nell'esecutivo in qualità di Sottosegretario.

Franceschini torna ai beni culturali

Al Ministero dei Beni Culturali torna Dario Franceschini. L'esponente democrat aveva scelto Cosenza per la destinazione di risorse pari a 90 milioni di euro, poi deliberate dal Cipe, a beneficio del centro storico del capoluogo bruzio. Il suo ritorno alla guida del Mibac dovrebbe consentire una netta accelerazione nell'impiego dell'importante finanziamento.


Giornalista
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