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Cosenza – "La Calabria non deve essere più la periferia dell'Italia. Ed anche il problema del trasporto pubblico locale va risolto in maniera definitiva". L'aspirante governatore del centrosinistra intervenendo ieri a Cosenza a un convegno sui trasporti è tornato pesantemente sulla necessità di promuovere la facilità degli spostamenti in una regione in cui continuano a sembrare siderali distanze in termini chilometriche non certo abissali. "La mobilità, intesa come collegamento tra la Calabria e l'Italia, l'Europa e il resto del mondo, e' per noi una questione strategica importantissima. Non possiamo costruire - ha rimarcato Oliverio - un futuro di crescita di questa regione senza affrontare e risolvere questa questione e, soprattutto, senza che il governo del Paese risponda a quella che e' una esigenza oggettiva, cioè la rottura definitiva della perifericità della Calabria rispetto al resto dell'Italia".
All'incontro sono intervenuti anche la deputata del Pd Enza Bruno Bossio, membro della commissione Trasporti della Camera; Demetrio Festa, ordinario Pianificazione Trasporti Unical; Angelo Mautone, dirigente del ministero Infrastrutture e Trasporti; Agostino Nuzzolo, Ordinario Pianificazione trasporti Universita' Tor Vergata, Michele Meta, presidente della commissione Trasporti della Camera dei Deputati. "Anche in questo settore - ha proseguito Oliverio- registriamo un'assoluta mancanza di programmazione, pianificazione e utilizzazione delle risorse. Anche qui Scopelliti e la sua giunta hanno prodotto guasti e macerie. La Calabria deve far parte del processo di modernizzazione dell'Italia. Gli investimenti nella rete ferroviaria devono accompagnare il Paese fino alla punta più estrema del sud e, quindi, devono ricomprendere anche la Calabria. Cosi come i settori dell'aeroportualita' e della portualita' devono essere parte di un progetto nazionale. Non e' possibile che si possa continuare a vivere in una condizione nella quale spostarsi con un vettore di Alitalia da Lamezia a Roma costi il doppio che andare da Roma a New York. Lavoreremo con grande determinazione per rompere questa perifericità, affinchè la nostra regione possa avere rapporti sempre più veloci e, quindi, la possibilità di essere integrata nei circuiti nazionali ed internazionali. Occorre anche un servizio pubblico locale che sia rispondente ai bisogni della mobilità interna. RFI e' un soggetto a totale proprietà pubblica e deve dare risposte positive anche alla nostra regione, assumendo iniziative, investimenti e programmi in grado di poter rispondere alle esigenze di trasporto pubblico locale che la Regione copre con 83 milioni di euro all'anno. Penso, ad esempio, alla linea jonica che in questo momento e' totalmente abbandonata a se stessa e considerata quasi come una ferrovia di un paese del Terzo Mondo: le stazioni sono in gran parte chiuse e i treni a lunga percorrenza, soprattutto quelli notturni, sono stati soppressi. Non e' più possibile mantenere questo stato di cose". Buone intenzioni che attendono il conforti dei fatti.