Nel sito del Pollino, il 20 agosto scorso, dieci persone morirono travolte da un’ondata di piena nelle gole: «Quanto accaduto non sia fattore depressivo per il territorio»
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«Sono tornato volentieri a Civita per riaffermare con forza la necessità di evitare che quella vicenda si trasformi in un grave fattore depressivo e, quindi, in una doppia tragedia non solo per Civita ma per l'intero territorio del Pollino e della Calabria». Lo ha detto a Civita il presidente della Regione Mario Oliverio dopo, è scritto in una nota, aver ricordato le ore e l'angoscia che seguirono al dramma che colpì il paesino del Pollino - dove il 20 agosto 2018 dieci persone morirono travolte da un'onda di piena nelle Gole del Raganello - ed avere espresso, ancora una volta, dolore e cordoglio per le vittime di quella tragedia e per le loro famiglie.
La necessità della messa in sicurezza
«A tal proposito - ha aggiunto - ritengo che sia necessario convocare al più presto un tavolo istituzionale tra Regione, Comune, Parco del Pollino, Prefettura e, possibilmente, Ministero dell'Ambiente perché si metta a punto una strategia complessiva di interventi per la messa in sicurezza definitiva di quest'area». Oliverio è intervenuto, nell'aula consiliare del Comune di Civita, ad un dibattito a cui hanno preso parte numerosi sindaci, amministratori locali, cittadini e tecnici sul tema: "Comuni ed enti montani per la sicurezza e la valorizzazione del territorio". I lavori sono stati coordinati da Vincenzo Mazzei, presidente dell' Uncem Calabria. Oltre al sindaco di Civita Alessandro Tocci, sono intervenuti ai lavori il presidente del Parco Nazionale del Pollino Mimmo Pappaterra, la presidente della "Rete Montagne Calabria" Luisa Caronte e Oliverio. Presente all'iniziativa anche il consigliere regionale Franco Sergio, presidente della commissione consiliare regionale "Affari istituzionali, Affari generali, Riforme e decentramento".
Gli interventi
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Marco Bussone, presidente Nazionale dell'Uncem che fu tra i primi, all'indomani della tragedia del Raganello, ad esprimere vicinanza e solidarietà al primo cittadino e alla popolazione di Civita. Dopo aver ricordato l'investimento di un milione e mezzo di euro «risorse stanziate dal Ministero, ma destinate alla Regione Calabria» già destinato alla messa in sicurezza parziale di un costone del Raganello, Oliverio ha sottolineato con forza la necessità di completare l'intervento che prevede un ulteriore investimento di tre milioni e mezzo di euro. «In conferenza Stato-Regioni - ha detto - ho chiesto anche un provvedimento legislativo che affronti nel complesso un problema che è di ordine generale e che riguarda la regolamentazione e la messa in sicurezza dell'escursionismo non solo a Civita e nel Pollino, ma in tutto il Paese. Prima ancora di cercare un capro espiatorio nella responsabilità di un Comune o di un sindaco, occorre regolamentare questa materia e predisporre, nel più breve tempo possibile, un progetto complessivo di messa in sicurezza di tutto il territorio. Anche per quanto riguarda il Sistema di Allerta abbiamo richiesto che si predisponga al più presto un progetto più innovativo ed efficiente a livello nazionale. Tutti elementi necessari per rilanciare un territorio che dell'escursionismo ha saputo fare un fattore di grande attrazione e crescita».
I fondi messi a disposizione dalla Regione
«In questi ultimi cinque anni - ha rimarcato Oliverio - la Giunta regionale ha destinato 192 milioni di risorse aggiuntive a sostegno delle aree interne. Abbiamo investito sulla sentieristica nei Parchi, destinando una prima tranche di dieci milioni di euro per la realizzazione di una grande Ciclovia dei Parchi che collegherà il Pollino all' Aspromonte e si integrerà alla Ciclovia della Magna Grecia, la più grande d'Europa, di cui è coordinatore nazionale il nostro vicepresidente Francesco Russo, per la quale abbiamo già programmato le risorse necessarie e la cui progettazione è già in atto. Abbiamo destinato 136 milioni di euro per la valorizzazione e riqualificazione dei borghi – sottolinea- spostando l'asse degli investimenti dalle volumetrie al recupero e alla riqualificazione del tessuto urbano, invertendo una tendenza che per un lungo periodo ha devastato il nostro territorio e approvando una legge regionale che prevede 'consumo di suolo zero'». Nel ribadire l’impegno per valorizzare il patrimonio culturale conclude: «Da qui ora dobbiamo ripartire - ha concluso Oliverio - per avviare un'opera di grande comunicazione a livello nazionale ed internazionale e per affermare che ciò che è avvenuto lo scorso anno a Civita ci è servito da lezione, che questo territorio non è più in una condizione di rischio immodificabile e che si sta agendo in modo tale che l'intera area, comprese le gole del Raganello, sia definitivamente messa in sicurezza».