Ancora defezioni nelle liste del leader di Tesoro Calabria. Dopo l'addio di Giovanni Primerano è la volta della donna più votata nel collegio Calabria centro: «Il problema è lui, non de Magistris»
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Tesoro Calabria, il movimento civico dell’ex capo della protezione civile Carlo Tansi che è stato la sorpresa delle elezioni regionali 2020 e delle amministrative di Crotone (con l’elezione del sindaco “tansiano” Vincenzo Voce), oggi vive momenti di subbuglio dopo che il suo leader ha abdicato a fare il frontman della prossima competizione elettorale a favore del “Papa nero” Luigi De Magistris.
Il mese scorso, uno dei candidati regionali per la lista del collegio area centrale, il medico otorinolaringoiatra Giovanni Primerano, si è defilato sbattendo la porta.
In una lettera aperta ha scritto: «Caro Carlo, a seguito della tua decisione di lasciare al dott. De Magistris la candidatura a presidente della Regione e dopo essermi confrontato con moltissimi elettori che, immediatamente, avevano accolto con grande entusiasmo la mia candidatura e il progetto del Movimento Tesoro Calabria, ho il dovere di comunicarti, in qualità di loro rappresentante, che mentre prima credevamo in tale progetto con Carlo Tansi Presidente adesso non è più così. Non comprendiamo e, comunque, non condividiamo la candidatura alla presidenza del dott. de Magistris per una serie di ragioni, che ti ho già rappresentato e devo a malincuore ribadirti in questa sede, non avendomi dato la possibilità di farlo in un’assemblea di candidati, insieme a una serie di interrogativi ... perchè l’elettorato moderato, di cui sono espressione, dovrebbe sostenere un movimento che si chiama Tesoro Calabria e si accoda al Sindaco di Napoli, il quale si autocandida tardivamente; che fa capo a una persona – Carlo Tansi – che non ha davvero impiegato un metodo democratico con i suoi candidati; che sostiene un governatore in politica da anni e intende, al contempo, combattere il cosiddetto partito unico della torta?».
Lascia anche la "tansiana" più votata
Giuseppina (Giusy) Militano è stata la donna più votata della coalizione tansiana alle regionali 2020, la seconda più votata (con oltre mille preferenze personali) tra tutti i candidati dopo Vincenzo Voce nel collegio Calabria centro e, oggi, entra nel calderone degli ex tansiani. Con un lungo post su Facebook ha deciso di dire addio al movimento arancione calabrese, in polemica con Carlo Tansi.
«Non sono più presente nella lista Tesoro Calabria e adesso, considerate le numerose richieste di chiarimento sul mio silenzio, vi spiego il perché. Giusto pochi mesi fa ero orgogliosa di essere tra i Soci fondatori del movimento, nonché membro del Consiglio direttivo...L'aver dato una forma giuridica a quel progetto ha fatto sì che io confermassi la mia candidatura alle prossime elezioni regionali a sostegno di Carlo Tansi candidato alla Presidenza della nostra Regione».
E aggiunge: «È venuto meno l'entusiasmo ma sono soprattutto perdurate le solite modalità relazionali autoritarie ed egocentriche spesso caratterizzate dall'uso di un tono e un linguaggio nient'affatto cordiale. Modalità che non posso e non voglio più giustificare e condividere, soprattutto dopo la nascita formale del movimento. Il problema non è De Magistris, se è questo che state pensando. Il problema è Carlo Tansi. Ero favorevole ad un allargamento della coalizione, a valutare un Candidato diverso alla guida di una squadra realmente capace di vincere, ma non così. Il punto non è "con chi" ma è "come". Il problema è a monte, riguarda la modalità di gestione della vicenda e del movimento. Nella realtà dei fatti, Tansi non ha rispettato il mandato assembleare. A differenza di quanto stabilito dalla schiacciante maggioranza dei Candidati a sostegno della sua candidatura alla presidenza, ha agito in autonomia facendo l'esatto contrario». Insomma, acque assai agitate tra gli arancioni che non cennano a placarsi.