«L’assemblea aperta nella sede del Nazareno dalla relazione di Gianni Cuperlo rappresenta l’avvio serio di un confronto a più voci non solo sulle cause della cocente sconfitta, bensì su nuovi possibili scenari d’iniziativa unitaria del Pd, della sinistra e di tutte le forze democratiche». Queste le parole di Giuseppe Soriero, dirigente Pd, già Sottosegretario di Stato.

 

«La partecipazione di esponenti in dialettica tra loro da Martina e Calenda, a Orlando e Damiano a Zanda, con tanti giovani e donne, è un bel segnale per allargare il confronto nei circoli e sul territorio, dismettendo logore casacche di maggioranza o di corrente. Ognuno ha il dovere di far autocritica rigorosa per contribuire a ridefinire credibilmente il profilo politico e culturale del Pd, tenendo conto delle indicazioni degli elettori e dell’impostazione che darà il Presidente della Repubblica, senza impaludarsi in arroccamenti antistorici.

 

La riflessione autocritica è ancor più urgente e doverosa nel Sud e in Calabria : perché così malridotti dopo anni di Governo a scala nazionale e in tutte le regioni meridionali? La distanza tra gli annunci di provvedimenti assunti, con risvolti anche positivi, e i diffusi livelli di povertà e di malessere in tanti strati della popolazione, non ha consentito di recuperare i “20 anni di solitudine” su cui, assieme a Svimez, avevamo da tempo lanciato un vero e proprio allarme.

 

Invito tutti a cogliere questa novità e ad arricchirla, senza anatemi e tifoserie che riproporrebbero quel volto dell’arroganza e dell’ignoranza che gli elettori hanno lucidamente penalizzato. Nel Mezzogiorno e in Calabria adesso la sfida è più impegnativa, come ha dimostrato la recentissima visita di Salvini; qui si misura più che altrove la capacità di ideare un progetto teso a coniugare su basi nuove dialogo e coesione tra Nord e Sud, chiamando all’impegno tutte le energie positive interne ed esterne al Pd».