Territorio, partecipazione, credibilità della politica. Queste le parole chiave poste in evidenza nel corso della  riunione tenuta ieri 13 ottobre a Lamezia Terme, tra esponenti del Partito Democratico e rappresentanti del mondo dell'associazionismo e del volontariato. Una discussione intensa e proficua che ha delineato la volontà di contribuire al confronto politico aperto, dentro e fuori il PD, sulle prospettive di sviluppo della Calabria e sulle rilevanti potenzialità dell'area centrale Catanzaro -Lamezia. 

 

L'analisi delle misure contenute nel "Decreto Sud", recentemente entrato in vigore, si è soffermata su alcuni obiettivi rilevanti. In primo luogo, l’istituzione della Zes (zona economica speciale ) attorno al porto di Gioia Tauro come occasione per ampliare il confronto sulle risorse strategiche dell'area centrale. Il grande aeroporto, il nodo ferroviario e autostradale, le potenzialità enormi dell'area industriale di Lamezia Terme devono essere valorizzate nell'ambito della nuova programmazione regionale di tutte le modalità di trasporto e di stoccaggio delle merci. La massima attenzione deve essere riservata al rispetto della legalità e della trasparenza amministrativa.

 

Quindi, la misura "Resto al sud", se tempestivamente ed efficacemente utilizzata, può favorire occasioni di lavoro e di esperienze di imprenditoria che contribuiscano a bloccare l'esodo dalla Calabria di tante competenze acquisite dalle nuove generazioni.Proprio in questa direzione è emersa la volontà di preparare due incontri nel comune di Curinga e nella zona del Reventino finalizzati all'apertura di sportelli sperimentali d'informazione per i giovani e per i cittadini.

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Alla riunione presieduta dall'onorevole Giuseppe Soriero, tra gli altri hanno preso la parola Aldo Cristiano, Annamaria Persico, Raffaele Rotella, Anna Mancini, Gianmarco Cimino, Giovanni Petronio, Patrizia Maiello, Nicola Condello,  Maria Teresa Notarianni e padre Costantin Ghimisi. La discussione si è concentrata sul contributo che le forze impegnate nell'associazionismo e nel volontariato possano fornire per arricchire il circuito della politica.  I limiti e le difficoltà che ancora oggi si riscontrano a livello nazionale e anche in Calabria possono essere superati privilegiando il rapporto più diretto verso i cittadini e innanzitutto verso i giovani.