Abbracci, sorrisi e tanta speranza. Elly Schlein si presenta così a Corigliano Rossano, città impegnata anche nel voto amministrativo.

Nel suo tour calabrese – prima Lamezia, Catanzaro, Corigliano Rossano e poi Reggio – il segretario del Partito democratico ha voluto «toccare con mano tutta la fatica che ogni giorno i calabresi fanno per andare a lavoro, per recarsi in ospedale».

Tema infrastrutture, quindi, tra quelli toccati dalla segretaria, Ponte compreso, ma anche lavoro, sanità pubblica, Pnrr, autonomia differenziata e l’endorsement a Flavio Stasi, ricandidato sindaco sostenuto anche dal Pd.

Presenti il segretario dem cittadino Franco Madeo, i candidati alle Europee Lucia Annunziata, Jasmine Cristallo e Luigi Tassone, il segretario regionale Nicola Irto e buona parte del gotha del Pd regionale: tra gli altri, Mimmo Bevacqua, Franco Iacucci, Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio.

«Il governo Meloni mette il Sud in ginocchio»

Tra i primi argomenti affrontati da Elly Schlein i tagli al Pnrr. «Il governo – ha esordito – ha perso dieci mesi per tentare di proporre delle modifiche ed il risultato è stato incertezze nei Comuni, negli operatori economici, perché ancora oggi gli enti locali non sanno con quali risorse saranno finanziati i progetti che avevano già avviato, dopo aver operato 16 miliardi di tagli. A questo si aggiungono i 250 milioni di tagli direttamente ai Comuni con un criterio surreale: sacrificare maggiormente gli enti con più finanziamenti Pnrr, ovvero il contrario di ciò che serve. Se un Comune sta costruendo degli asili nido o case famiglie e a causa dei tagli del Governo non si avranno le risorse per assumere personale, sarà come costruire cattedrali nel deserto».

«Flavio dai…»

Dal Pnrr a Stasi, che sta caratterizzando la sua campagna elettorale con il tormentone Flavio dai…

«Siamo felici di sostenere il sindaco uscente e di aver ripresentato la lista del Pd (assente nel 2019, ndr). Per noi è segno di risveglio e speranza di ricostruire un partito che metta al centro la dignità del lavoro, le opportunità per i giovani. Questa destra è ossessionata dall’immigrazione e col decreto Cutro sta limitando la possibilità di salvare le persone in mare limitando l’accoglienza diffusa. Il Governo è ossessionato dall’immigrazione ma non ha notato l’emigrazione di tanti giovani calabresi che studiano con il sacrificio loro e delle famiglie, ma con contratti di lavoro precari e con i salari così bassi da essere costretti ad andare altrove, al Nord o all’estero. Il nostro lavoro è costruire opportunità anche qui per avviare un’impresa o per trovare un lavoro dignitoso, ma con un salario non da fame. Ecco perché – ha sottolineato la Schlein – in tutta Italia stiamo raccogliendo le firme per il salario minimo: sotto i 9 euro l’ora non è lavoro ma è sfruttamento. Stasi lavorerà per l’interesse collettivo ridando speranza in un futuro migliore».

La Schlein ha sottolineato poi l’importanza di costruire «delle coalizioni attorno ad un programma condiviso e con una candidatura credibile. Le priorità che stiamo mettendo al centro sono il lavoro, la sanità, la scuola pubblica come prima grande leva di emancipazione sociale, la moltiplicazione degli asili nido perché al Sud i dati di occupazione femminile sono i più bassi d’Europa. In quelle regioni in cui governiamo, il Pd sta impiegando i fondi europei per rendere accessibili i nidi alle famiglie che non se lo possono permettere».

Anche il segretario Nicola Irto ha lanciato la ricandidatura del sindaco: «Legalità, trasparenza, cambiamento, riscatto, questo è Flavio Stasi».

«No al Ponte e all’autonomia differenziata»

In giro per la Calabria Elly Schlein si è subito resa conto delle immani carenze infrastrutturali.

«Lavoreremo per avvicinare la Calabria all’Europa, questo tour non è casuale perché vogliamo toccare con mano tutta la fatica che ogni giorno i calabresi fanno per andare a lavoro, per andare in ospedale. La sanità pubblica è una altra nostra grande priorità e sappiamo che per i calabresi è ancora più negata. Se passasse l’autonomia differenziata sarebbe il colpo di grazia alla sanità pubblica. Noi invece vorremmo che si investissero più risorse nella sanità pubblica insieme ad un piano di assunzioni straordinario per abbattere le liste d’attesa. Non è giusto attendere un anno, un anno e mezzo per una visita. E non possiamo accettare che quattro milioni di persone stiano rinunciando a curarsi».

Il segretario del Pd ha poi contestato la scelta del Governo di investire 14 miliardi su un progetto «già vetusto e dannoso qual è il Ponte sullo Stretto, quando invece mancano le infrastrutture basilari, le strade, l’elettrificazione ferroviaria, quei cantieri che aspettano da dieci anni di ultimare i lavori, tutte cose su cui quelle risorse si sarebbero potute investire più efficacemente per offrire risposte ai calabresi che non sono cittadini di serie B. Questo Governo sta tagliando le gambe al futuro delle regioni del Sud».

«Porteremo il caso del lavoratore licenziato alla ribalta nazionale»

Prima di entrare al cinema San Marco, Elly Schlein ha incontrato una delegazione di lavoratori supportati dalla Cgil, solidali con un loro collega licenziato – sostengono – perché iscrittosi al sindacato, secondo cui sarebbe stato allontanato dopo essersi assentato per venti minuti dal lavoro per assistere il figlio affetto da celiachia e problemi respiratori.

«Ci muoveremo – ha rassicurato il segretario nazionale del Partito democratico – per accendere un riflettore su questa inaccettabile storia. Noi non dimentichiamo i diritti e vi ringrazio per essere qui: prenderemo in carico questo caso e l’affronteremo portandolo in tutte le sedi opportune, perché siamo al vostro fianco. Questo è un bruttissimo segnale che non possiamo accettare. Sempre al fianco delle lavoratrici, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali» ha chiosato la Schlein.