Consegna una relazione di fine mandato corposissima, la commissione straordinaria che ha retto le sorti del comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte dopo lo scioglimento per mafia del Consiglio. Silvana Merenda, Emma Caprino e Salvatore del Giglio lasceranno, al sindaco che verrà eletto il 27 novembre, un municipio che non avrà più 5 aree amministrative – effettivamente troppe per un paese che non supera 5mila abitanti – e, inoltre, con una sola area tecnica frutto dell’accorpamento operato. «A capo delle 3 funzioni – spiega la commissaria Caprino – vi sono ora tre dirigenti che abbiamo potuto assumere, previo approvazione di apposito regolamento, attingendo dalle graduatorie di concorsi di altri enti, e questa scelta ci ha consentito anche un forte risparmio di tempo e risorse».

Si tratta di dirigenti ora assunti a tempo indeterminato, figure che avevano una pregressa esperienza in altri enti, gli apicali Crispino, Cataldo e Clementi arrivano dai concorsi di Maida, Locri e Delianuova. «Lasciamo un settore Urbanistica dove tutti i permessi che potevano essere accordati sono stati concessi – prosegue Caprino – parimenti lasciamo conti in ordine anche nel settore Finanziario».


Nel campo dei lavori pubblici l’attenzione della terna nominata dal prefetto Massimo Mariani si è concentrata sul palazzetto dello sport e sulla scuola dell’infanzia. «Due edifici – sostiene la commissaria – che abbiamo fatto in modo di non lasciare come eterne incompiute. Oggi ci sono sia le risorse, attingendo anche dai fondi della Commissione, e sia il personale per sistemare questi interventi: faccio notare che il Comune, contrariamente ad altri enti dove spesso gli amministratori lamentano disattenzioni, ha ora due professionisti esperti nel Pnrr, assunti per 3 anni dall’agenzia per la Coesione e distaccati».

Un lasciato importante, quindi, che si deve anche all’impegno profuso dai collaboratori esterni di cui la Terna si è avvalsa in varie fasi: Saverio Verduci, Alessia Toscano, Simone Gangemi e Francesco Foti.