Matteo Salvini è approdato a Vibo Valentia per ringraziare i carabinieri del comando provinciale per avere condotto sul campo la maxi-retata dell’inchiesta “Rinascita-Scott” contro la ‘ndrangheta di tutta la provincia. Il leader della Lega è arrivato nel primo pomeriggio intrattenendosi con tutti gli ufficiali e i militari vibonesi: «Ho portato il mio ringraziamento, e quello degli italiani, a questi carabinieri che hanno ripulito questa splendida terra. In una notte alle porte del Natale avere messo dentro più di 300 delinquenti direi che è meritevole di questo».


Per l’ex ministro dell’Interno il lavoro è lungo e deve percorrere anche un’altra direzione, che è quella di andare a colpire i patrimoni dei mafiosi: «Ci sono da sequestrare ristoranti, aziende, ville, alberghi, perché a questa gente sono i soldi che interessano. Da ministro ho raddoppiato la potenza dell’Agenzia dei beni confiscati».

Ma il compito della politica, e dei partiti nello specifico, è anche quello di «dire di no»: «Bisogna inoltre tagliare la burocrazia e velocizzare tempi, perché spesso la corruzione si annida in troppi passaggi burocratici». Salvini non ha mancato di ricordare la grande manifestazione del 24 dicembre in cui la città di Vibo è scesa in piazza al fianco dei carabinieri: «Una bella reazione che dimostra che questa è una terra fatta di gente perbene».


Sul procuratore di Catanzaro il giudizio è stato netto: «Non finirò mai di ringraziare Gratteri e tutti gli uomini di giustizia che parlano poco e lavorano tanto».

Infine un passaggio sulla questione politica: «Una volta proclamati gli eletti bisogna partire velocemente con una giunta di uomini e donne tosti, con idee chiare, perché ai calabresi servono tante cose, ma in particolare qui c’è bisogno di lavoro. A noi della Lega piacerebbe occuparci di agricoltura, pesca e turismo, deleghe che facciamo rendere al meglio, e sarebbe un orgoglio poterlo fare anche qui, perché si tratta di settori che possono diventare il petrolio di questa terra».


Quanto al commissariamento del partito, «durerà quanto serve», ma entro l’anno ci saranno i congressi in Calabria come nel resto d’Italia.