Parla dal leader il vice coordinatore regionale di Forza Italia Roberto Occhiuto che ha preso parte alla conferenza stampa convocata dai consiglieri regionali di opposizione a palazzo Campanella. Durissime le critiche al governo del centrosinistra “il peggiore dagli anni ‘70” che avrebbe fallito in particolare sulla gestione della sanità, dei fondi comunitari e della formazione professionale.
Il parlamentare, che pure viene dato tra i papabili a correre come candidato governatore alle prossime regionali, ha glissato sul punto, ma non ha escluso nessuna ipotesi.


Si è poi concentrato anche ad immaginare la coalizione che verrà e qui è arrivata la novità più eclatante: chiusura netta ai moderati che hanno fatto parte di maggioranze di centrosinistra o non hanno condiviso le nostre scelte in Consiglio. Gli uomini di Alfano e di Verdini sono avvertiti: nessuna sponda da Forza Italia a chi salta ad ogni occasione sul carro del vincitore.


«Il centrodestra è impegnato a costruire un’alternativa di governo per un futuro migliore della Calabria. Io partecipo a questo progetto come fanno tutti gli altri. Ritengo sia ancora troppo presto per stabilire chi guiderà il centrodestra alle prossime elezioni, ma mi piacerebbe che ci fosse una coalizione dei moderati capace di vincere non perchè aggrega il dissenso verso chi ha governato prima, ma perché in grado di elaborare un progetto politico vincente. Penso ad esempio alla Riforma della formazione professionale, agli investimenti sulla medicina del territorio o ad un modo innovativo di gestire la spesa produttiva dei fondi comunitari orientandola alla fiscalità di vantaggio».


Ed è per questo che il parlamentare pensa di istituire un laboratorio programmatico all’avvicinarsi del momento della votazione.
«Sei mesi prima delle elezioni – ha spiegato ancora Occhiuto – vorrei si realizzasse un laboratorio per presentare un vero e proprio programma per il centrodestra calabrese. Le elezioni si vinceranno se saremo capaci di essere differenti rispetto alla sinistra che sta governando male i nostri territori. I moderati che non hanno creduto nelle prospettive del centrodestra calabrese rimangano con il centrosinistra anche per il futuro».


Il riferimento, ovviamente, è al gruppo degli alfaniani che si riconosce nei fratelli Gentile, segnalato piuttosto in rotta con il ministro degli Esteri, e i pezzi verdiniani (Galati, Morrone e Mancini) rimasti adesso fuori dal governo Gentiloni.


Per Occhiuto lo schema vincente è quello che ha portato alla vittoria di Cosenza. «Lo abbiamo già sperimentato con Orsomarso alle ultime comunali – ha detto – con uno schema alternativo, ma con tante idee innovative abbiamo vinto e siamo riusciti ad intercettare anche il voto di protesta grillino che pure in Calabria non ha ancora attecchito, ma che non deve essere sottovalutato».

 

Riccardo Tripepi