Costruire un asse tra principiani e gentiliani per il prossimo voto amministrativo di Rende, ricostituendo così un’antica alleanza in nome delle comuni origini socialiste, non è un’utopia. Al contrario, si lavora alacremente per mettere insieme in tal senso, uno schieramento da presentare alle elezioni di primavera. L’idea trae origine dal tentativo di costituire un fronte unico delle opposizioni consiliari, da cui però sono da poco fuoriusciti Massimiliano De Rose, di Rende Cambia Rende, e Carlo Petrassi, esponente de La Terza Rende, i quali si sono uniti al segretario cittadino del Pd Francesco Adamo, dimissionario proprio perché contrario ad una intesa tra il Partito Democratico ed il gruppo di Rende Centro Destra. Questo nucleo dovrebbe correre autonomamente, provando a coagulare il consenso degli scontenti: quelli di centrodestra lontani dalle scelte operate dall’amministrazione Manna e quelli di centrosinistra contrari ad un cartello con Sandro Principe candidato sindaco ed ex alfaniani a fungere da stampella.

La trasformazione del Nuovo Centro Destra

Da quando nel 2014 i gentiliani si sono presentati a sostegno di Manna, di acqua sotto i ponti ne è passata. Il Nuovo Centro Destra non esiste più , l’appoggio all’amministrazione eletta è stato ritirato ed uno dei consiglieri rendesi, Mario Bartucci, ha persino ricevuto, da Franco Iacucci, la nomina a vicepresidente della Provincia di Cosenza. L’uscente Marcello Manna, a capo di una coalizione civica, e Sandro Principe, potrebbero quindi essere i candidati più autorevoli ai nastri di partenza, a cui bisogna aggiungere Sergio Tursi Prato, da tempo in campo con Il Coraggio di Cambiare, e Mimmo Talarico, espressione della sinistra, mentre si va componendo un ulteriore polo guidato da Amerigo Castiglione, già candidato a sindaco nel 2006 e nel 2011, e da Vittorio Toscano, assessore in giunta con Manna fino alla sua defenestrazione, nel febbraio 2017. Infine correrà il Movimento Cinquestelle con l’attuale consigliere Domenico Miceli oppure con l’outsider Matteo Olivieri.