L'esponente salviniano spiega la posizione assunta in consiglio. E sul bilancio preventivo potrebbe concedere il bis
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«Non siamo, né ci riteniamo la stampella politica di chicchessia. La Lega, come dimostrato su tutto il territorio nazionale, pensa prima ai cittadini, al di là degli schieramenti. Per questo semplice motivo abbiamo accolto l’invito del sindaco Manna al senso di responsabilità comune. La scelta di votare positivamente il punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Rende va nella direzione di una chiara posizione politica, non personale, ma del partito a cui, con orgoglio, ho aderito». Antonello Elia così spiega i motivi che lo hanno spinto a schierarsi dalla parte dell’amministrazione nell’ultimo travagliato consiglio comunale di Rende.
La Lega potrebbe approvare anche il bilancio
Determinante il suo voto favorevole per approvare l’autorizzazione a richiedere l’anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti. «Sul piatto – aggiunge - vi erano più di tre milioni di euro. Altra cosa sarà il bilancio di previsione a cui stiamo lavorando nel merito per capire ogni singolo dettaglio contabile» aggiunge, lasciando intendere che anche in quella sede potrebbe arrivare un sostegno. «Gli agguati politici non ci appartengono – ha sottolineato, puntando il dito contro Andrea Cuzzocrea «accolto dalle opposizioni quasi come fosse il salvatore della patria. L’uno e gli altri hanno sbagliato clamorosamente». E su come sia maturata la decisione precisa: «Le diverse fasi dei lavori, in pubblica assise, sono state seguite passo per passo direttamente ed in contatto telefonico dal nostro segretario regionale e deputato Domenico Furgiuele. Il nostro scetticismo sull’operazione di cassa, poi approvata, è venuto meno quando, nel corso del consiglio, non prima, ci è stata chiaramente espressa la difficoltà dell’ente. Per la città, non per i singoli. E noi, lo ribadiamo, non abbiamo barattato mai nulla, né in questi anni, né soprattutto adesso a fine consiliatura. Le scelte del mio partito, la Lega, devono essere inquadrate nell’ottica di un ragionamento più ampio che stiamo valutando a dovere, per le prossime amministrative».