Il nome di Empio Malara è legato a Rende, soprattutto per la progettazione del Villaggio Europa, quartiere di edilizia popolare concepito alla fine degli anni settanta secondo criteri assolutamente anticipatori delle attuali esigenze di aggregazione e sostenibilità ambientale, idealmente distante da quegli agglomerati di case grigie destinate con il tempo a diventare ghetto e periferia con tutte le ripercussioni sociali di cui oggi scontiamo le conseguenze.

Cerimonia in videoconferenza

Anche per questo il consiglio comunale del Campagnano ha deliberato, a maggioranza, il conferimento della cittadinanza onoraria all'architetto di origini cosentine, collegato con la sala consiliare in videoconferenza da Firenze, ritenuto l'ispiratore dello sviluppo urbanistico di Rende. Non c'è stata unanimità ed in aula non sono mancate le scintille innescate dalla richiesta di Sandro Principe, Mimmo Talarico, Francesco Beltrano ed altri componenti dell'opposizione, di emendare il testo della delibera, ritenendo l’attuale disegno urbano totalmente diverso dalle previsioni del progetto redatto dall’architetto Malara e dai suoi soci che negli anni settanta, hanno sostenuto in una nota, «pensavano ad una città con vocazione prettamente residenziale». Insomma, una sorta di quartiere sia pure di qualità, della città di Cosenza.

Era meglio l'unanimità

L'emendamento è stato bocciato al termine di un dibattito non privo di schermaglie. Il conferimento della cittadinanza onoraria è stato poi approvato anche con l'assenso dei consiglieri Massimiliano De Rose, Enrico Monaco e Michele Morrone. Principe, Talarico, Beltrano ed anche Annarita Pulicani, non hanno preso parte alla votazione, abbandonando l'aula. Il tipo di onorificenza da attribuire avrebbe forse dovuto spingere il consiglio a trovare una sintesi preventiva, magari in conferenza dei capigruppo, per arrivare ad una delibera unanime. Il sindaco Marcello Manna si è comunque detto orgoglioso del provvedimento approvato, ricordando anche i dati sul rinnovato appeal di Rende, tra i pochi centri abitati della provincia a registrare un incremento di popolazione pari a 1.332 nuove unità nell'ultimo biennio.