Il coordinatore cittadino Valerio Cavalieri attacca il primo cittadino: «Città in declino inarrestabile»
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«L’ultima seduta del consiglio comunale a Rende segna una delle pagine più oscure della vita politica della città, una legislatura, quella di Manna, travagliatissima e inconcludente non poteva che finire con l’ennesima capriola politica e con la composizione di una maggioranza dipendente dal voto della Lega di Salvini». Così Valerio Cavalieri, coordinatore cittadino Rcd Rende.
«Il sindaco Manna – prosegue - ci ha abituato alla politica del trasformismo, del ricatto politico e delle piroette da circo equestre ma mai avremmo immaginato che dopo essersi genuflesso ai piedi di Oliverio chiedesse aiuto ai sovranisti pur di rimanere a galla attaccato alla poltrona».
Secondo Cavaliere «le responsabilità non sono del consigliere comunale Elia ma ricadono interamente in capo al Sindaco Manna che, atteso il periodo di Carnevale, non poteva che attagliarsi alla sua figura la maschera di Arlecchino. La politica rendese e i quadri dirigenti di questa città (sede anche universitaria) non meritavano tanta attenzione negativa in tutta la Regione. Rende è in declino inarrestabile perché Manna non ha un progetto per la città né una visione politica, ha distrutto i rapporti tra le forze politiche, ha distrutto il tessuto economico della città e ha messo in ginocchio il commercio rendese e i suoi servizi».
«Manna – incalza Cavaliere - fattene una ragione, esci con dignità dalla scena, magari con una carnevalata, i cittadini capiranno che più presto te ne vai, più Rende si sentirà libera di costruire il proprio futuro nella democrazia, nella trasparenza, nella legalità e soprattutto nella libertà», conclude.