La presidente chiude il dibattito in Consiglio regionale sul bilancio. «Abbiamo ereditato una situazione disastrosa. Grave la massa debitoria dei Comuni e inaccettabili gli sprechi degli enti sub-regionali. Avremo molto da fare per presentarci con la schiena dritta davanti alla Corte dei Conti»
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Al termine del dibattito sul bilancio l’intervento conclusivo del presidente Santelli che ha sottolineato la situazione assai grave in cui versano i conti della Regione e il mezzo miracolo fatto con l’approvazione del bilancio. Santelli ha promesso nuovi tagli agli enti sub regionale e al sottobosco dei collaboratori regionali. Rivolta ai banchi dell’opposizione ha detto: «C’è tanto di obliquo e di grigio da quegli uffici. Ci sono 800 persone che lavorano per enti esterni, come consulenti ed altro. Mi rivolgo anche all’opposizione: aiutateci ad aprire i cassetti e scrosteremo molto».
Entrando nel merito del bilancio il governatore ha sottolineato: «Abbiamo fatto tagli lineari ai quali sono stata sempre contro, ma mi rendo conto che non si poteva fare altrimenti. Abbiamo enti in liquidazione da 8 anni che procedono ancora ad assunzioni. Una contraddizione in sé. Sugli enti sub-regionali ci dovrà essere un dibattito serio in quest’Aula. I liquidatori non devono essere politici, ma tecnici. Un altro Problema serio è la riorganizzazione del contenzioso. Subiamo pignoramenti su pignoramenti anche in cause che abbiamo vinto».
«Se mettiamo insieme – ha detto ancora Santelli – il bilancio che non abbiamo, tutto quello che ho appena detto e i debiti dei Comuni saremmo pronti al fallimento. Abbiamo molto da fare per potersi presentare a schiena dritta davanti alla Corte dei Conti».
La parte finale dell’intervento Santelli lo ha dedicato al paventato rischio della sottrazione di fondi europei alla Regione. «Sui 70 miliardi che il governo vuole mettere sul Covid, 10 vengono sottratti alle Regioni meridionali che non saranno contropartita immediata ma solo la promessa di una riprogrammazione. Il Sud ha pieni i cassetti di cambiali scadute del governo italiano. Abbiamo bisogno di risposte subito. Chiediamo che la medesima flessibilità che Roma chiede a Bruxelles, Roma la conceda alle Regioni. Dobbiamo essere in grado di aiutare imprese e cittadini anche per evitare infiltrazioni criminali»
Jole Santelli ha assicurato che le dichiarazioni programmatiche, rinviate per l'emergenza bilancio, saranno svolte in occasione della prossima seduta di Consiglio.