«L’attuale fase della vita politica e amministrativa non lascia spazio a riflessioni astratte, tentennamenti o sterili diatribe. Questo – riporta un comunicato del Consiglio regionale sottoscritta e condivisa dal segretario-questore del Consiglio regionale Giuseppe Neri, il consigliere Antonio Scalzo e dal presidente della prima Commissione consiliare Franco Sergio- è il momento della concretezza. Il contesto nazionale ci offre un'immagine chiara: il centrosinistra è in balia di una crisi dalla quale ci si può tirar fuori solo attraverso scelte vigorose e irreversibili.

 

Manca una linea forte, credibile e in grado di sintetizzare le diverse anime esistenti ma, soprattutto, una guida che sia in grado di costruire un campo largo e aperto all’intero panorama del centrosinistra. In Calabria, inutile girarci intorno, non esiste una linea politica e si è creato quasi fisiologicamente un vuoto preoccupante, che genera incertezza e non consente di esprimere le potenzialità esistenti. Il rischio di disperdere un grande patrimonio politico e di consenso è purtroppo reale e assai elevato. Occorre trovare soluzioni pienamente politiche, con un'assunzione di responsabilità da parte di chi si è riservato l'onore e l'onere di fare scelte determinanti per il futuro di questa regione.

Non ci rispecchiamo in dichiarazioni mediatiche e politiche concentrate più sul proprio destino personale che su un'azione costruttiva in grado di imprimere un netto cambio di passo alle sorti della comunità calabrese. L'evidente scollatura che si registra tra azione amministrativa e cittadini non può essere più ignorata bensì dovrebbe portare ad assunzioni di responsabilità nette e chiare. Pertanto nasce oggi il gruppo "Moderati per la Calabria", che rivendica , innanzitutto, un metodo di lavoro, fondato sulla condivisione delle scelte, sulla collegialità e sul confronto politico e democratico alto.  Metodo che, nel quadro dell’architettura istituzionale della Regione Calabria, è da considerare inderogabile, anche in considerazione della vigente legge elettorale, che prevede il voto congiunto, dunque l’indissolubilità politica del vincolo che deriva dal principio statutario del “simul stabunt, simul cadent”.

 

Chi ha contribuito all’elezione di questo governo regionale sarà chiamato a risponderne tra poco più di un anno dinanzi all’elettorato ma, paradossalmente, dovrà farlo senza il coinvolgimento che sarebbe stato politicamente necessario assicurare. In tal senso, mentre la prima Giunta regionale “tecnica” nasceva dalla contingenza del momento politico, la seconda, che ha visto la luce ormai da diversi mesi, non ha dimostrato una capacità risolutiva delle tante questioni aperte per il futuro della Calabria. Abbiamo il tempo necessario per tornare ad essere forza di governo in Calabria se avremo la capacità di cambiare rotta, in fretta e con convinzione. Occorre una classe dirigente aperta all’ascolto, inclusiva e capace di parlare al cuore e alla pancia dei cittadini, per riavvicinarsi con serietà, credibilità e risultati concreti ai loro bisogni reali. Dobbiamo essere in grado di dare ai calabresi risposte certe, trasformando l’attuale sentimento di sfiducia in un clima di speranza. Ma senza una comunione d’intenti e una condivisione delle decisioni e delle responsabilità, non ci sono altri sbocchi se non quello della deriva e dell’irrilevanza. Non possiamo rimanere impigliati dentro schemi obsoleti o vecchie logiche che nulla hanno a che fare con l'impegno preso con i calabresi e dunque scegliamo di rispondere con fermezza e serietà, così come la nostra vocazione politica ci suggerisce. Abbiamo l'assoluta necessità di prestare ascolto ai fermenti sociali che stanno agitando gli animi delle famiglie calabresi, ormai scoraggiate e sconfortate; pertanto, non possiamo glissare sulle sollecitazioni costanti che le fasce più deboli e più indifese della nostra comunità pongono all'attenzione del nostro mandato politico».

Il gruppo "Moderati per la Calabria" terrà una conferenza stampa di presentazione  lunedì 23 luglio alle ore 11.00 presso l'aula Giuditta Levato del Consiglio Regionale”.