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La spending review di Oliverio sta provocando polemiche e reazione contrastanti. Non piace a molti, infatti, la proposta del governatore Mario Oliverio di unificare i ruoli dei dipendenti di giunta e Consiglio. Il primo parere negativo arriva dai sindacati di Palazzo Campanella che vedono a rischio centinaia di posti di lavoro.
“Se l'obiettivo, oltre a quello di unificare i ruoli del personale per tornare all'organizzazione del consiglio ante 1991, è la "soppressione di tutti gli uffici doppioni", conseguenzialmente ciò comporterà un notevole esubero di personale (almeno un centinaio), tra comparto e dirigenza". spiega Carlo Ranieri, componente della Rsu del consiglio regionale. "Rammento – continua – che nel 2010, sono stati assunti circa 150 dipendenti e che molti istituti tra cui alcuni garanti, in atto non sono stati istituiti (ad esempio il Garante per l' infanzia ha una sede esterna al Consiglio). Attualmente il personale in servizio supera le 350 unità compreso il Corecom Calabria, escluse le strutture speciali che nella IX legislatura sono arrivate a circa quattrocento collaboratori. A titolo di cronaca in ogni struttura (se il personale viene sdoppiato al 50%) con esclusione della struttura speciale del presidente del Consiglio e delle ministrutture (consigliere senza incarico massimo 5 collaboratori), il numero è di 11 unità (per ogni commissione, gruppo, componenti Ufficio di presidenza escluso presidente, capo di gabinetto e portavoce)". Da qui alle conclusioni il passo è breve: "Considerato che la spesa fissa per il personale resta invariata – aggiunge Ranieri –, se il disegno, è ridimensionare l'organico del Consiglio ritengo doveroso l'intervento delle organizzazioni sindacali presso il presidente della Regione, affinché si chiarisca ai dipendenti di Palazzo Campanella i reali motivi di tale proposta e quale sarà il loro destino".
Per Carlo Ranieri, inoltre la legge di bilancio "non è idonea a tale modifiche" e che serva piuttosto l'intervento delle commissioni per modificare le "varie leggi regionali (almeno tre) e lo Statuto”.
Il parere della Cisl - Anche dalla Cisl arriva un parere negativo. Il segretario regionale Rosy Perrone e il segretario generale Fp-Cisl Antonio Bevacqua esprimono, in una nota, “forti perplessità sull'unificazione dei ruoli di giunta e consiglio regionale e invitano il presidente Oliverio ad aprire un confronto costruttivo sul tema per meglio approfondire la problematica, valutando concretamente quali vantaggi un'unificazione dei ruoli del personale di giunta e consiglio regionale apporterebbe effettivamente all'azione burocratico-amministrativa della Regione e conseguentemente quali risparmi economici ne deriverebbero”
“Premesso che, la Cisl calabrese – aggiungono – è per la spendig review e la sostiene in modo incondizionato, fermo restando che non deve essere fatta in modo indiscriminato con tagli lineari e di servizi ma deve garantire efficacia, efficienza ed economicità. Per quanto di nostra conoscenza allo stato attuale non esistono proposte di legge depositate tendenti a unificare i ruoli del personale di giunta e consiglio regionale, e che per fare ciò serve sottoporre la proposta di legge alla commissione competente in quanto è necessario modificarle leggi regionali esistenti e lo Statuto. L'esperienza dei primi venti anni di regionalismo, quando il ruolo del personale regionale era unico, dimostrano il contrario in termini di tempestività dell'azione amministrativa e quindi di economicità della stessa. Ogni atto prodotto dall'Ufficio di presidenza doveva essere predisposto e riprodotto sub veste formale di atto della giunta da parte dei competenti uffici del consiglio regionale, in attesa della successiva ratifica della giunta regionale”
“I tempi tecnici – proseguono i sindacalisti della Cisl – per l'esecutività di un atto dell'Ufficio di presidenza slittavano di circa quindici giorni rispetto alla loro adozione, con evidenti gravi ripercussioni negative sul piano dell'efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa. Si aggiunge che un'approfondita analisi svolta sulle altre Regioni mette in evidenza che solo quattro Regioni su venti hanno ruoli unici, tra cui due di queste sono a Statuto speciale. Restando in tema di spending review si rammenta che il segretario generale del consiglio regionale, in data 15 settembre 2014, ha nominato un gruppo di lavoro preposto a tale scopo, gruppo che in data 5 novembre 2014 ha consegnato un corposo e dettagliato documento, che attualmente è depositato presso l'Ufficio di presidenza del consiglio regionale, per cui si chiede al presidente Oliverio, qualora non l'avesse già fatto, di prenderne visione”.