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«Un atto di trasparenza ed un dovere democratico nei confronti del popolo calabrese ma anche nei confronti degli elettori e di coloro che attendono risposte concrete alla crisi della Calabria».
In poche parole, il governatore Mario Oliverio ha sintetizzato le ragioni della presentazione nel pomeriggio, alla Cittadella regionale, del report dei primi due anni d’attività.
Lo ha fatto parlando delle problematiche ancora rimaste irrisolte, nella consapevolezza delle difficoltà affrontate quotidianamente dei cittadini. Il percorso imboccato, secondo il presidente, è quello giusto: «In questi due anni – ha affermato – ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato sodo. La Calabria – ha aggiunto – ha oggi sul tavolo dello sviluppo oltre 9 miliardi di euro, frutto di una rigorosa programmazione e di una serrata contrattazione con il governo nazionale e gli enti di Stato come Anas e Rfi».
Segnalati i timidi segnali di ripresa: «La regione– ha continuato – dopo una caduta di ben 14 punti del Pil in 7 anni, lo ha aumentato di 1,1 con significativi risultati nell’agricoltura e nel turismo».
Analizzati i temi specifici connessi alle questioni del territorio: lo sviluppo del Vibonese con il completamento della trasversale delle Serre; il rilancio di Cosenza, chiamata a svolgere un ruolo regionale anche attraverso la realizzazione di grandi infrastrutture; l’asse tra Lamezia e Catanzaro con la metropolitana e l’asse ferroviario Catanzaro Lido-Lamezia Aeroporto.
Di Crotone discussa l’esigenza del rilancio del progetto antica Kroton e , in merito a Reggio Calabria, il finanziamento della Metro, il completamento della Diga del Menta e del Palazzo di Giustizia.