I bandi “Stai in Calabria” e “In Calabria” vanno avanti a gonfie vele. Verso il naufragio, però. Le due misure varate a inizio estate dalla Giunta per sostenere famiglie e giovani meno abbienti col passare delle settimane si confermano sempre più fallimentari.

 

La Regione aveva stanziato decine di milioni di euro (12,5 per “In Calabria”, 15 per “Stai in Calabria”), convinta di supportare così i consumi turistici e ricreativi. L'apporto all'economia locale, però, si è rivelato irrisorio finora e il futuro non fa ben sperare. A confermarlo, le graduatorie dei beneficiari e quelle degli esercizi che hanno aderito alle iniziative lanciate da Santelli e i suoi.

Voucher per nemmeno 250 giovani

Nel caso di In Calabria – riservato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni – siamo già alla seconda lista di attività che hanno dato la loro adesione. La prima risale al 24 agosto ed era brevissima: solo 44 tra bar, ristoranti, b&b sparsi in tutta la Calabria in cui poter recarsi a spendere entro il 31 ottobre il voucher da 200 euro promesso dalla Regione. Un ulteriore mese di istruttoria ha permesso di allungarla. Adesso le attività che hanno aderito sono 46, due in più rispetto a trentuno giorni fa. Sul portale regionale dedicato al bando è apparso inoltre l'elenco dei giovani che potranno godere del contributo regionale. Anche stavolta i numeri certificano la scarsa riuscita del bando: i soggetti ritenuti idonei e finanziabili sono soltanto 226. Tradotto in soldoni: la Regione distribuirà tra loro 45.200 euro, una cifra inferiore allo 0,4% del budget impegnato.

Sui social partono le lamentele

In attesa di nuove graduatorie, resta da capire se e quando i 226 riusciranno a spendere il buono ottenuto. Non c'è traccia ancora del corso da seguire online, conditio sine qua non indicata nell'avviso pubblico per ottenere il beneficio economico. In compenso è stata rilasciata l'app che permetterà di gestire il voucher. Permetterà e non permette, visto che sulla pagina facebook del bando gli unici commenti alla notizia segnalano il mancato funzionamento dell'applicazione.

Vacanze a spese della Regione? Per pochissimi

Va un po' meglio con “Stai in Calabria”, a voler essere generosi con le valutazioni. Anche in questo caso gli esercizi ad aver aderito all'iniziativa sono apparsi in due distinti elenchi. Nel primo, pubblicato a fine agosto, le strutture ritenute idonee dalla Regione erano 166. Nel secondo, uscito ieri sera, se ne sono aggiunte altre 55. Quest'ultimo è apparso insieme alla lista delle famiglie che riceveranno fino a un massimo di 320 euro (80 per ogni membro del nucleo) per un soggiorno di almeno tre notti in una struttura ricettiva calabrese. Quelle che potranno fare una breve vacanza a spese della Regione da qui al 31 ottobre sono in tutto 1047 (126, invece, le domande respinte). In pratica, la Cittadella sborserà 286.520 euro dei 15 milioni preventivati in origine. Non è nemmeno il 2% del denaro a disposizione.