«Le vicende che riguardano la Sacal ma anche la Sorical sono due facce della stessa medaglia: una pessima gestione della cosa pubblica con larghi tratti di ambiguità ma tutta a danno dei calabresi. Il presidente Occhiuto farebbe bene a intervenire prima che sia troppo tardi». Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio regionale interviene in merito alle questioni che riguardano la Sacal che gestisce gli aeroporti della regione e della Sorical, la società incaricata della gestione dell’acqua.

«Il pasticcio creato da una gestione incompetente e priva di strategia da parte di chi ha diretto la Regione nell’ultimo anno è fin troppo evidente, con uno spazio dato ai privati in modo nebuloso e poco chiaro per quanto riguarda la Sacal, tanto da richiamare l’attenzione dell’Enac e dello stesso presidente Occhiuto che ha parlato di accordi strani è ben lungi dall’essere risolto».

«La situazione per la Sacal – prosegue Bruni -, senza cospicui investimenti pubblici (i privati hanno fatto una precipitosa macchina indietro mettendo di nuovo a disposizione del pubblico le loro quote) resta complicato e sub iudice da parte della magistratura e dell’Enac. Mi domando che fine abbiano fatto i ristori previsti per evitare la ricapitalizzazione, e magari si potrebbe chiedere anche il ruolo svolto da quel manager sponsorizzato così fortemente dalla Lega che invece non ha poi dimostrato di essere tanto bravo. I calabresi hanno il diritto di conoscere i fatti fino in fondo. Vogliamo che sia fatta chiarezza su tutto».

«Anche la questione Sorical non è molto diversa da questa – continua la scienziata lametina -. La società che gestisce l’acqua pubblica e che quest’estate ha brillato per un servizio poco efficiente viste le lamentele da parte di moltissimi utenti circa la qualità del servizio erogato. Anche qui, l’intervento dei privati ha sollevato molto più di qualche dubbio e sarebbe doveroso che il Presidente Occhiuto desse il via a una indagine accurata per capire se tutte le cose sono state fatte nel rispetto delle regole, non a danno dei cittadini e soprattutto per capire come il servizio possa essere migliorato».