Nonostante l'Assemblea fosse formalmente decaduta per le note vicende legate alla scomparsa della presidente Santelli, i consiglieri hanno continuato ad assumere collaboratori di staff. Un malcostume che apre di fatto la campagna elettorale e punta sui portatori di voti
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Sono mesi che LaCNews24 ha puntato i riflettori sugli ormai famosi “Co.co.co.” della Regione. Assunzioni a favore dei gruppi politici consiliari in cui è stato inserito la qualunque, dai barman alle babysitter. L’importante è essere dei cospicui “portatori di voti”. Una manifestazione plastica di becero clientelismo politico calabrese. Per questo durante la Calabria "zona rossa", il Consiglio è stato "zona franca". Ancora oggi, però, Palazzo Campanella si dimostra la gola profonda degli sprechi.
Ecco che, nonostante avessimo parlato delle “nomine di mezzanotte” fatte prima dello scioglimento del Consiglio regionale e del “congedo” dei consiglieri, datato 10 novembre, la politica ha dimostrato scarso senso del pudore provvedendo fin dal giorno successivo a nominare ulteriori Co.co.co., amici degli amici, pagati con soldi pubblici senza nessuna vera particolare mansione da svolgere.
Vero è che in vista della prossima campagna elettorale, nonostante l’avvenuto scioglimento del consiglio regionale, elargire un “incentivo” a chi di dovere può portar senz’altro maggior “fortuna” in termini di consenso elettorale.
La paghetta per gli amici di partito
Il 18 novembre è stato assunto con Co.co.co. l’avvocato Massimiliano Stefanelli, originario di Badolato in provincia di Catanzaro, ha lavorato per l’Unione dei comuni del versante Jonico. Entra in quota Forza Italia ed è vicino a Gaetano Stagno, ex portavoce del già Presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini.
Direttamente da Taurianova, paese del Presidente di Regione facente funzioni Nino Spirli e del sodale Roy Biasi, divenuto tra le massime cariche della Lega Calabria, nonostante un passato da coordinatore provinciale del Pdl, arrivano nell’elenco dei Co.co.co. sempre a Consiglio sciolto, Dalila Arena, che per Biasi si era recentemente candidata nella lista a suo sostegno “Taurianova la città al Centro”. La ragazza vanta nel suo cv una esperienza come “sport advisor” alla Decathlon di Gioia Tauro, ma la politica le ha portato più fortuna. All’interno della stessa lista, ad essere stata eletta con Biasi e al contempo planata nei Co.co.co. c’è Federica Ursida, barista con un passato di commessa da Coconuda. Conclude l’ondata Taurianovese, Filippo Lazzaro, nominato collaboratore poco prima dello scioglimento, commissario cittadino di Fratelli D’Italia, insieme a Pisano Pagliaroli, già assessore comunale al verde pubblico con Ugo Pugliese a Crotone, eletto con “La prossima Crotone”, è poi passato a Forza Italia.
Presente anche l’Udc con Romana Lorenzo, avvocata e assessora a Tropea nella giunta Rodolico poi sciolta per infiltrazioni mafiose e poi ripescata nel “Nucleo di valutazione” del Comune di Vibo Valentia dalla sindaca Maria Limardo.
Il 12 novembre è stato nominato Co.co.co. anche Antonello Alfarone, ex autista dell’ex assessora regionale al lavoro all’epoca di Mario Oliverio, Federica Roccisano, è tornato in quota Fdi a consiglio sciolto.
Per il solo mese di novembre è stata assunta Gioela Cardamone, fino a marzo segretaria dell’associazione “Io resto in Calabria” e poi planata nella struttura del consigliere regionale Pippo Callipo. Lui si è dimesso, lei continua a bazzicarne l’entourage regionale, o ciò che ne rimane.
Niente da fare, solo stipendi da incassare
Se non fossero elargiti soldi pubblici le nomine nei Co.co.co. susciterebbero una maggiore ilarità. Non tanto per le esperienze lavorative indicate nei curricula, umili, ma sempre rispettabilissime, quanto perchè è difficile carpire quale apporto potrebbero dare ad un gruppo politico consiliare regionale. Certo, l’apporto ad un gruppo “sciolto” è indicativo del fatto che trattasi unicamente di prebende pre-elettorali, non avendo le persone nominate nessuna effettiva mansione da svolgere (nè, pare, che siano state svolte).
Per questo non stupisce la nomina, datata 23 novembre, di Benedetta Camerieri di Roccella Jonica, di professione cameriera, ma nel suo curriculum come esperienza indica il concorso fotografico “impressioni di vino” dell’Enoteca SalentuSole puntando il dito sulla sua capacità di espressione artistica. A lei si sono aggiunti Roberto Antonelli, segretario di “Tecnocasa” a Gioiatauro e Antonia Manganaro, fino al 2019 segretaria di “Tecnocasa” a Melito Porto Salvo.
Margherita Loiacono, invece, fino a marzo è stata commessa del negozio “Il bocciuolo sposa” di Palmi. Sempre a Palmi, in quota Udc, è entrata Grazia Carbone, docente di religione a Gioia Tauro e Palmi, oggi è in pensione. Nel suo cv dichiara di aver collaborato anche con l’associazione Libera di Don Ciotti. In quota Vito Pitaro entra Vito Galati, già presidente della Pro-Loco di Filogaso.
Andrea Belfronte di Locri, in quota Raffaele Sainato, ha passato da assistente pasticcere e poi stagista in un ristorante, ma ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma.Ci sarà mai stato in Regione Calabria?
Insomma, in vista di queste “strane” elezioni di San Valentino, la politica più che cercare credibilità, raschia il fondo del barile per autoconservarsi.