Il geologo e ricercatore, Carlo Tansi accusa l’emittente pubblica di disinteresse nei suoi confronti in vista della tornata elettorale nella nostra regione: «La Rai Calabria dimostra di confondere l’esercizio del servizio pubblico con l’egemonia delle informazioni finalizzata al mantenimento dei poteri tradizionali cui forse è legata» scrive in una nota Tansi, candidato certo a governatore della Calabria.

 

«In considerazione del quadro politico attuale – aggiunge - non ritengo che ci sia stato rigore nel rispetto dei principi di equilibrio, trasparenza, obiettività ed imparzialità nella messa in onda dei servizi. Difatti – ribadisce ancora - non è assolutamente concepibile che malgrado mi sia candidato ufficialmente già dal 7 agosto scorso alle elezioni regionali in qualità di governatore, nel servizio odierno in cui si annunciava la data delle elezioni per il prossimo 26 gennaio 2020 veniva affermato dalla giornalista: “Si vota in Calabria ma ancora non ci sono i candidati”. Affermazione errata e falsa».

 

Una vicenda destinata a far discutere: «Chiedo all’organo di vigilanza della Rai di sottoporre a controllo le attività della redazione locale calabrese connesse ai servizi che trattano la politica ed in particolare le prossime elezioni sul rispetto del pluralismo. Ciò perché – aggiunge il geologo - anche in Calabria nel 2019 deve essere possibile che un libero cittadino, espressione della volontà popolare, estraneo alle lobby politiche e che si presenta con liste civiche, abbia lo stesso spazio in ugual misura di un candidato appartenente alle classi politiche consolidate».

 

«Questo episodio – conclude Tansi - è tanto più grave visto che alla Rai regionale sono perfettamente a conoscenza della mia candidatura visto che lo scorso 24 ottobre sono intervenuti ad un incontro pubblico da me presieduto a Montalto Uffugo. Contrariamente a quanto dunque detto nel servizio i candidati ci sono, eccome».