Oltre due ore di confronto e di analisi dell’attuale momento politico del Pd per ribadire piena fiducia nell’operato del governatore e della magistratura, nonostante le inchieste che hanno travolto Palazzo Campanella. Ieri, prima della tappa bivongese del suo tour nei comitati che lo sostengono, Mario Oliverio ha riunito la sua corrente, composta da amministratori locali, delegati, dirigenti dem e da tutti quelli che si riconoscono nell’area del presidente. Nel corso del vertice, convocato in un noto albergo di Riace, Oliverio ha confermato di voler proseguire la sua azione politica all’interno del partito con gli strumenti offerti dallo statuto.

Durante l’incontro sono emerse anche rabbia e fastidio per la posizione assunta dal commissario regionale del Pd Stefano Graziano, nonchè la preoccupazione di avere un partito indebolito e con scarso peso politico sul territorio. Secondo quanto si è appreso sarebbe apparso incomprensibile il modo con cui «il Pd dialoga e stringe accordi con i 5 Stelle per formare un governo - rivela una fonte dem - ma si rifiuta di ascoltare i dem calabresi».