Il leader di Tesoro Calabria chiede di mettere da parte «furbizie, egoismi e calcoli interessati»
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«C’è bisogno di mettere da parte furbizie, egoismi e calcoli interessati, per costruire un’alleanza ampia e articolata, che prenda forza non dai nomi, ma dall’idea che l’obiettivo del cambiamento».
Il leader di Tesoro Calabria, Carlo Tansi, lancia un nuovo appello «alle forze politiche che vogliono il cambiamento e che amano la Calabria» per fare fronte comune contro il centrodestra.
«Quando è iniziata questa nuova avventura - scrive Tansi in una nota -, ero certo che il nostro progetto avesse i requisiti giusti per affermarsi, sia sul piano di una proposta politica civica ancorata a una puntuale conoscenza delle risorse sottoutilizzate del territorio calabrese, sia sotto l'aspetto della possibilità di promuovere il ricambio, professionale ed etico, della classe dirigente. Tuttavia l’esperienza pregressa mi ha convinto che, per cambiare la sorte della Calabria, non basta partecipare e superare la soglia bulgara dell'8%, voluta dalla casta di potere per evitare intrusioni nei loro affari, ma è necessario vincere le elezioni regionali. E per vincere, a causa del sistema elettorale che vige in Calabria, è indispensabile che si formi una forte coalizione che unisca tutte le organizzazioni politiche e sociali che condividono un chiaro programma di rinnovamento».
«Con lo scopo di unire le forze progressiste - continua Tansi - ho accolto con entusiasmo nelle liste civiche candidati che militano nelle più disparate organizzazioni politiche: dal Partito della Rifondazione comunista ad altre organizzazioni politiche di diverso orientamento. Ho accolto anche associazioni che si sono distinte per l'impegno sociale in zone degradate e abbandonate dalla pubblica amministrazione».
Da qui una serie di domande retoriche che Tansi si pone: «Che possiamo fare adesso? Dobbiamo rinunciare al sogno di prospettiva che ha già dato una nuova e forte motivazione a tanti calabresi? Niente affatto. Anzi, rilanciamo una sfida più alta a tutte le forze politiche che vogliono il cambiamento e che amano la Calabria, a mettersi in gioco per dare un futuro nuovo alla nostra regione. Lasciamo la regione alla destra di Roberto Occhiuto? A questo tipico esempio di trasformismo politico, sempre pronto a cambiare casacca per garantirsi la poltrona, ma che in quasi 30 anni di attività non ha avuto mai il tempo (e la voglia) di occuparsi dei problemi della Calabria e dei Calabresi, ma molto capace invece di occuparsi delle fortune dei suoi familiari ed i suoi più stretti collaboratori?».
Quindi l’appello: «Mai come in questo momento, c’è bisogno di mettere da parte furbizie, egoismi e calcoli interessati, per costruire un’alleanza ampia e articolata, che prenda forza non dai nomi, ma dall’idea che l’obiettivo del cambiamento non si possa raggiungere mettendosi insieme ‘tanto per’, ma sperimentando un modo del tutto nuovo di essere e lavorare insieme per il bene della nostra terra e delle nuove generazioni. È indispensabile un’unità reale che si esalti attraverso il rinnovamento e una rappresentanza politica che non sia stata già coinvolta nelle disastrose esperienze di governo e sottogoverno regionale degli ultimi anni».