Il sindaco di Napoli vuole blindare la coalizione. Previste iniziative a Cariati e Pizzo Calabro oltre all'incontro con l'ex capo della Prociv. L'ex magistrato vorrebbe essere punto di riferimento delle forze a sinistra del Pd e provare a convince il M5S (ASCOLTA L'AUDIO)
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Un lungo weekend calabrese per mettere a punto trattative, liste e candidature in vista della prossime regionali. Sarà fitta l’agenda del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che tornerà in Calabria con iniziative diverse su tutto il territorio regionale che sono ancora in corso di limatura. Dovrebbero essere certe comunque le tappe di Pizzo Calabro e Cariati, mentre è sicuro il nuovo faccia a faccia con il leader di Tesoro Calabria Carlo Tansi per provare ad arrivare alla definitiva sintesi.
Bisognerà capire se e come potrà essere costruito un ticket in vista dell’appuntamento elettorale. Il che presuppone ovviamente che uno dei due faccia un passo indietro dalla candidatura alla carica di governatore.
Dopo una prima fase di gelo seguita al sondaggio interno a Tesoro Calabria che ha prodotto una larga maggioranza per mantenere Tansi presidente, le giornate successive hanno segnato passi di avvicinamento tra i due.
Del resto la soglia di sbarramento prevista dalla legge elettorale non consente troppi individualismi e lo stesso Carlo Tansi un anno fa, seppure per un soffio e nonostante un ottimo risultato, non è arrivato all’8% necessario per entrare in Consiglio regionale.
De Magistris, inoltre, dopo i proficui incontri nella Locride della scorsa settimana che lo hanno visto stingere accordi con Gianni Speranza, Mimmo Lucano, Michelangelo Tripodi e varie anime della sinistra calabrese che le ha giurate a morte al Pd, sogna di riuscire ad isolare il partito di Nicola Zingaretti al momento impantanano nella crisi di governo romana e ancora una volta finito sotto scacco per opera di Matteo Renzi.
L’evoluzione della crisi di governo e l’eventuale formazione del nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi porteranno, infine, nuovi equilibri anche all’interno dei Cinque Stelle. Le parole di Giuseppe Conte hanno ulteriormente sparigliato le carte e aumentato la confusione anche tra i grillini calabresi che già si presentavano in ordine sparso. Il colpaccio per il sindaco di Napoli, dunque, sarebbe quello di diventare anche il punto di riferimento dei grillini contrari all’ipotesi Draghi e più lontani dal Pd per prosciugare il più possibile i probabili alleati dem.