Si mantiene fluida la situazione in Forza Italia in attesa di capire quando si voterà in Calabria. Il rinvio delle regionali viene dato quasi per scontato anche se si attendono le decisioni del Consiglio dei ministri che dovrebbero arrivare nella prossima settimana.

Lo stesso ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, tuttavia, ha fatto trapelare come siano sotto stretta osservazioni i dati provenienti dal Comitato Tecnico Scientifico per capire se esistano davvero le condizioni per votare in sicurezza il prossimo 11 aprile.

Nel frattempo gli azzurri continuano a discutere a Roma del possibile sostituto di Gelmini alla guida del gruppo alla Camera attualmente retto dal vicario facente funzioni Roberto Occhiuto. Uno degli aspiranti, Giorgio Mulè, è entrato nella squadra di governo di Mario Draghi come sottosegretario alla Difesa.

E la discussione sul nuovo capogruppo è tutt’altro che pacifica. Roberto Occhiuto, il sostituto naturale, ha già da tempo comunicato di preferire la candidatura alla presidenza della Regione Calabria per la quale aveva già ricevuto l’indicazione ufficiale sia da parte di Silvio Berlusconi che qualche giorno dopo da parte di Antonio Tajani.

Il rinvio delle regionali che la parte di Fi che spinge per la candidatura di Occhiuto vorrebbe evitare a tutti i costi potrebbe rimescolare le carte. Alla partita complicata per la successione di Mariastella Gelmini si affianca quella con gli alleati di centrodestra. Lega e Fdi per adesso sono in posizione di difesa ma nel momento in cui il tavolo nazionale si riunirà potrebbero far valere le proprie carte, soprattutto se la discussione dovesse diventare generale e coinvolgere non solo la Calabria, ma anche le candidature nelle altre città italiane che andranno alle urne per il turno delle amministrative.

Ad esempio, a Roma che doveva toccare a Fdi per gli accordi precedenti, sembra registrarsi una nuova volontà di Silvio Berlusconi che starebbe pensando di proporre Guido Bertolaso.

In una situazione di ridiscussione complessiva, ovviamente, anche la Calabria ripartirebbe da zero. E Lega e Fdi potrebbero proporre candidature proprie come Nino Spirlì per il Carroccio e Wanda Ferro per per il partito di Giorgia Meloni o anche indicare un candidato azzurro più gradito del deputato cosentino. L’assessore al Welfare Gianluca Gallo e il parlamentare Francesco Cannizzaro sono sempre pronti ai blocchi di partenza.