La sfida a Occhiuto rientra negli equilibri del campo largo con il Pd: se la Campania toccherà ai dem qui il Movimento farà la voce grossa. E la deputata è tra i più vicini al leader Conte
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Sono tutte ipotesi. E tutte rigorosamente premature. Ma (anche) di ipotesi premature si nutre la politica e dunque eccola sul piatto, infarcita da alcuni inevitabili “se”.
Se il M5S e il Pd decidessero di correre insieme in Calabria e se la candidatura alle prossime Regionali in Campania andasse ai dem, a quel punto lo sfidante di Occhiuto potrebbe essere scelto nelle file degli ex grillini, oggi contiani. E tra i calabresi del Movimento – posto che l’europarlamentare Pasquale Tridico si è trasferito armi e bagagli a Bruxelles e non ha alcuna intenzione si fare il percorso inverso fino alla fine del mandato – non c’è nessuno che sia più vicino a Conte di Vittoria Baldino, sia politicamente che nella disposizione degli scranni in Parlamento.
Antonella Grippo mette in fila i passaggi del ragionamento nell’ultima puntata di Perfidia (potete rivederla su LaC Play) e ricorda che la coordinatrice M5S regionale Anna Laura Orrico ha già frenato i bollenti spiriti del sindaco di Cosenza Franz Caruso per una possibile candidatura. «Potresti essere tu la candidata?», chiede a Baldino. Dato che il tema della puntata erano le balle della politica, la deputata ci scherza su e poi attua il solito giro di parole: «Dovremmo iniziare a lavorare e creare un percorso politico serio di alternativa a questo centrodestra per le prossime elezioni regionali. Prima di ragionare di profili e di persone bisogna ragionale sulla fattibilità del percorso e iniziare a parlare delle cose che interessano: sanità, infrastrutture e le tante emergenze che attanagliano la nostra terra. Io sono fiduciosa che noi riusciremo a farlo ma fino ad allora è prematuro parlare di candidature. È troppo presto. Qualunque nome ora sarebbe un nome bruciato».
Ragionamento che fa comprensibilmente un giro larghissimo ma non è il No netto pronunciato da Tridico. Baldino commette forse un errore di misura («mancano ancora due anni e mezzo»), subito intercettato dal parlamentare di Forza Italia Giuseppe Mangialavori: «Vittoria, manca un anno e mezzo, quindi è meglio che facciate in fretta…».
Per quanto prematuro sia ogni discorso, qualche nome in campo c’è già. Dalle cronache quotidiane emerge l’attivismo dei sindaci del centrosinistra (Giuseppe Falcomatà, Nicola Fiorita, Franz Caruso) e un consigliere regionale come Raffaele Mammoliti ha già reclamato il candidato governatore per il Partito democratico («solo un dem può battere Occhiuto», ha detto a Perfidia). Su un fronte degli indipendenti si avanza il nome del primo cittadino di Corigliano Rossano Flavio Stasi. Nel campo del M5S, raccolto il garbato rifiuto di Tridico, spunta l’ipotesi Baldino. Sarà pure troppo presto ma lo spazio inizia già a restringersi.