Ore frenetiche in casa democrat per trovare una soluzione alla crisi politica aperta dalla condanna del sindaco e ricucire lo strappo. Saltato il vertice di ieri, mentre non è stata apprezzata la chiamata a De Gaetano (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Elemosina non ne vogliamo da nessuno». Con queste parole si esprime un autorevole esponente del Partito democratico calabrese in merito alla vicenda che ha visto protagonista il sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Per lui si paventa una situazione meno semplice del previsto all’interno del Pd, dopo il vertice con Boccia. Anche la riunione prevista per la giornata di ieri è saltata. Al tavolo si sarebbero dovuti sedere tutti i consiglieri comunali, insieme a Sebi Romeo e Nicola Irto. Nulla di fatto. L’incontro non si è tenuto e, a quanto pare, neppure oggi ci sarà alcunché di concreto. Di contro, però, l’interpartitica di mercoledì appare confermata. Dunque, se il Pd intenderà arrivare con una posizione unitaria e una sintesi precisa delle diverse anime al proprio interno, dovrà necessariamente fare chiarezza prima di sedersi al tavolo con gli altri partiti della coalizione.
E se il centrodestra ancora riflette sull’opportunità di una scelta politica forte, come le dimissioni di massa di tutti i consiglieri di opposizione, nella maggioranza sembra che tutto ruoti ormai attorno ai rapporti tra i democrat e Falcomatà. Il partito, da quel che si apprende, non ha digerito benissimo l’incontro avvenuto tra il sindaco sospeso e Nino De Gaetano, ex assessore regionale e oggi punto di riferimento del movimento dei Democratici e Progressisti. «Non è incontrando De Gaetano che Falcomatà troverà la soluzione», si affretta a precisare un esponente locale del Pd che giura come quel vertice fatto all’ora di pranzo di domenica sia stato visto come fumo negli occhi da buona parte dei leader democrat.
Pensare di ricucire a livello nazionale è difficile per Falcomatà. I big del Pd si sono tirati fuori dalla partita, passando il pallino ai vertici locali. Ed è a tale livello – in modo neppure troppo sorprendente – che Falcomatà potrebbe incontrare le resistenze maggiori.
I primi nomi per la giunta a guida Brunetti: Nava e Nucera
Nelle ultime ore, fra l’altro, sono iniziati a circolare già i primi nomi di possibili assessori di giunta, guidata da Paolo Brunetti. Il nome più gettonato è quello della nota docente reggina: Consuelo Nava. Da sempre impegnata nel mondo accademico e con una passione decennale per la politica, Nava potrebbe sicuramente dare un apporto di grande competenza. Sul suo conto sono già diverse le conferme che arrivano a denti stretti da diversi esponenti della coalizione, almeno come idea sulla quale provare a costruire un percorso che arrivi fino alla nomina. Non è dato sapere se l’interessata abbia già dato una risposta e se questa sia positiva. Per inciso: non è detto che arrivi, soprattutto alla luce dei prestigiosi incarichi ottenuti di recente e che potrebbero consigliarle di non impelagarsi in una situazione amministrativa piuttosto difficile.
Il secondo nome sarebbe un “ritorno”, ossia un assessore che ha già fatto parte della giunta Falcomatà. Parliamo di Anna Nucera, già assessore ad Istruzione ed Educazione. Potrebbe essere lei una delle caselle che faranno parte di una più ampia riorganizzazione della giunta a guida Brunetti. In questo caso, pare che vi sia già l’ok di Nucera, che sarebbe pronta a riprendere nuovamente posto fra i banchi della giunta.
Siamo tuttavia solo ancora nel campo delle ipotesi ed i primi riscontri si avranno solo all’esito dell’interpartitica di domani dove tutto potrebbe accadere. Da una rapida risoluzione di una crisi politica ancora in fieri, fino ad una impasse che potrebbe evolversi con esiti del tutto imprevedibili.