«210mila euro per due murales forse sono un po’ troppi». È quanto sostengono i consiglieri comunali di Forza Italia Federico Milia, Antonino Caridi e Antonino Maiolino in merito alla realizzazione delle opere a Reggio Calabria.

 

In un intervento , gli esponenti politici spiegano: «Assurdo ma vero. Si fa stento a crederci, eppure è la verità, nero su bianco sulla delibera di Giunta comunale n.67 del 7 aprile 2021: in un periodo così drammatico per Reggio e per il mondo intero, l’amministrazione Falcomatà ha speso 210mila euro per due murales. Uno smacco alla povertà, al disastro in cui versa la nostra città, l’ennesimo sperpero di denaro pubblico. Sponsorizzata dalle migliaia di scatti amatoriali – aggiungono - è notizia che spopola sui social da giorni la raffigurazione in street-art di due figure partigiane opera di artisti incaricati dalla squadra di governo cittadino. È un’opera per la cui realizzazione la Giunta Falcomatà ha impegnato una cifra spropositata per “festeggiare” il 25 aprile più sommesso dai tempi della Repubblica».

 

Tutto ciò – ripercorrono - al fine di promuovere “la promozione dei valori della Resistenza verso i più giovani attraverso un linguaggio figurato e mezzi di comunicazione immediati favorendo una fruizione comunicativa popolare ed istantanea”. Per gli azzurri: «Un modo abbastanza dispendioso di promuovere questi valori per le casse del Comune più tassato d’Italia, dove i disoccupati in età giovanile rappresentano più di due terzi. Non contestiamo tanto la forma quanto – ribadiscono - il costo eccessivo utilizzato per giustificare la realizzazione di queste opere, realizzate per giunta sulle facciate di case popolari cadenti, che avrebbero certamente bisogno di ben altri interventi manutentivi».

I consiglieri evidenziano poi i problemi attraversati dalla città dello Stretto: «Mentre si accumulano rifiuti, il decoro urbano è una chimera, gli imprenditori non sanno come far campare le proprie aziende, aumentano le opere incompiute ed i problemi mai risolti, il sindaco ed i suoi si preoccupano di deliberare in tutta fretta (10 giorni appena) l’utilizzo di risorse sì vincolate alla cultura, ma che avrebbero potuto impiegare in ben altro modo in nome della cultura di Reggio, città ricca di storia». «Riteniamo – concludono - che questo sia l’ennesimo oltraggio all’intelligenza dei reggini, rimandati all’infinito su problematiche di strettissima attualità e abilmente distratti con finte inaugurazioni e propaganda politica di bassa lega, rivangando divisioni del passato che nulla giovano all’educazione dei nostri giovani».