«Premesso che nessuna forza politica reggina dovrebbe sperare in un dissesto per poter esultare e manifestare l’incapacità amministrativa di avversari politici, lo spot elettorale di Falcomatà non abbindolerà i cittadini».

È quanto dichiara Denis Nesci, commissario cittadino di Fratelli d’Italia.

 

«Magari, il Governo con apposito decreto avesse cancellato con un colpo di penna i 400 milioni di debito che strozzano le casse del Comune di Reggio Calabria; saremmo i primi a gioirne e a riconoscere la straordinaria importanza di un provvedimento di tal portata. Ma i fatti dicono e dimostrano altro - continua Nesci –, basta leggere l'art. 53 del Dl agosto per capire che i 200 milioni (in tre anni) annunciati da Falcomatà in conferenza stampa sono stati previsti per il sostegno agli enti in deficit strutturale tra cui certamente anche Reggio Calabria. Per il resto non è definito nulla».

 

«Il debito di 400 milioni del Comune di Reggio Calabria – continua Nesci – c'era prima del decreto e (ahinoi) a tutt'oggi rimane. Il debito ingiusto (sic!) non è stato cancellato né corretto, piuttosto, c'è da chiedersi come abbia fatto in questi sei anni ad aumentare nella misura in cui aumentavano i disservizi in città. Domanda alla quale sapranno rispondere i cittadini con la loro scelta nelle urne, il 20 e il 21 settembre». «E per quanto riguarda Falcomatà, consapevole di aver annunciato qualcosa che non ha nulla di certo e riscontrabile, ha dimostrato la sua disperazione nel chiedere alla comunità una riconferma alla guida della città», conclude Nesci.