Per molti il traguardo è già raggiunto anche se manca l'ufficialità. Sono più di 355mila i contrassegni contati sulla piattaforma online, a questi si aggiungono le oltre 150mila sottoscrizioni dai banchetti delle Regioni. Conte (M5S): «Segnale potentissimo»
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Il traguardo delle 500mila firme per il referendum contro l'Autonomia differenziata per molti è raggiunto, anche se manca l'ufficialità. In tanti esultano, anche se l'unico dato certo è quello che arriva dalla raccolta online. A dare l'ultimo aggiornamento è il senatore del Pd Alessandro Alfieri: sono 355 mila e 167 i contrassegni contati sulla piattaforma nel pomeriggio. «Prevediamo di arrivare a 500mila online all'inizio del weekend», aggiunge il responsabile Riforme della segreteria dem. Per il leader di Europa Verde Angelo Bonelli, manca anche meno per il raggiungimento della soglia: «Solo 36 ore».
Nell'entusiasmo diffuso tra i diversi componenti del Comitato promotore, ci sono i più ottimisti. Il segretario Maurizio Landini sottolinea le «altre centomila firme raccolte ai banchetti» soltanto dalla Cgil. Mentre fonti parlamentari raccontano un risultato già in tasca: secondo i dati ufficiosi aggregati che arrivano dai banchetti delle varie Regioni le firme sarebbero più di 150 mila. E così la somma, tra online e banchetti, supererebbe di gran lunga il quorum necessario per la Corte di Cassazione. Quello delle 500mila.
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In serata arriva l'esultanza del leader Giuseppe Conte: «Un segnale potentissimo, una grande ondata di partecipazione che ci ha portato alle 500mila firme in pochissimi giorni». L'entusiasmo rimbalza da una parte all'altra del campo largo. «Un segnale molto forte di mobilitazione e di quanto sia sentita la battaglia», afferma il dem Alfieri.
Il leader di Si Nicola Fratoianni sottolinea lo «straordinario afflusso» proprio ai banchetti, come «risposta del Paese alla controriforma della destra». Per Bonelli c'è «una fortissima volontà popolare di bloccare questo spacca-Italia». Per Riccardo Magi di Più Europa, «in 10 giorni, tra firme cartacee e digitali, mezzo milione di italiani ha già detto no all'Autonomia differenziata, un successo incredibile che è solo l'antipasto della batosta che aspetta Giorgia Meloni quando i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi su questa riforma».
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Il comitato promotore, però, non ha intenzione di fermarsi ai 500mila contrassegni. L'obiettivo è andare avanti per tenere alta l'attenzione e accrescere la partecipazione dei cittadini, online come nelle piazze. L'obiettivo è un milione di firme, si ripete da più parti. Gioiscono intanto anche la Cgil e l'Anpi. E mentre tra le forze di opposizione ci si prepara a depositare i contrassegni, l'esecutivo affronta il tema dell'Autonomia con i rappresentanti nazionali di ventotto ordini professionali. «Alle Regioni - si legge in una nota di palazzo Chigi - non sarà devoluta la competenza in merito all'istituzione di nuovi albi professionali, mentre resterà ferma per le stesse la possibilità di costituire albi meramente ricognitivi o di comunicazione e di aggiornamento che riguardano professioni già riconosciute dalla legge statale».