Il consigliere socialista: «Pertini non voleva che la moglie facesse la spesa con la scorta, oggi queste cose succedono in diversi enti della regione». La presidente Succurro ha replicato: «È nelle mie prerogative, forse stupisce che sia a titolo gratuito»
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Nel corso degli interventi del primo Consiglio provinciale presieduto da Rosaria Succurro, si è distinto Domenico Frammartino. L’esponente socialista del comune di Cosenza è stato l’unico a prendere la parola sull’incarico gratuito per l’espletamento di attività di supporto alla realizzazione delle linee programmatiche di governo conferito a Marco Ambrogio. Pur senza nominare mai il diretto interessato, il riferimento era chiaro. Si è rivolto alla presidente dicendo che «le cose accadute 48 prima dell’insediamento non possono restare inascoltate». A riguardo, invece, tutti gli esponenti del Pd e delle altre formazioni politiche di centrosinistra hanno preferito non affondare il dito nella piaga sorvolando sull’argomento. Si sono limitati a sortite istituzionali, con il sindaco di Cassano Gianni Papasso che ha inviato nuovi dardi avvelenati a Flavio Stasi.
L’intervento di Frammartino in Consiglio provinciale
Frammartino ha spiegato che a suo avviso, firmare quei decreti, «significa non avere percezione». «Ed io – ha aggiunto – senza fare polemica, non posso tacere per forma culturale. Pertini non accettava che la moglie andasse a fare la spese con l’autista perché si vergognava. Pensate come sono mutati i tempi, perché queste cose succedono ormai dappertutto».
Il consigliere si è rivolto quindi direttamente a Rosaria Succurro: «Presidente, cambiamo il livello della politica – ha rimarcato -. Cosi si dà l’idea che la fiducia si ricerchi solo al nostro interno. Sono certo che abbia convinzioni giuste, ma faccia seguire gli esempi così da non predicare bene e razzolare male». Poi la stoccata finale indirizzata a tutto il mondo politico. «Il mio intervento non riguarda la provincia, ma diversi enti di questa regione. Inoltre – chiude riferendosi allo spoils system in atto – non si possono revocare avvisi pubblici perché ci saranno contenziosi. Cosa vi ha spinto quindi a revocare le determine?».
La risposta di Rosaria Succurro
«È nelle prerogative del presidente – ha risposto la fresca vincitrice delle elezioni riferendosi all’incarico conferito al marito – inoltre è totalmente gratuito. Pertanto ritengo che abbia fatto discutere più questo aspetto e non altro. Non mancano coraggio, determinazione, fermezza e rispetto della legalità nelle scelte fatte e non mancheranno nemmeno in quelle che farò. Per ciò che concerne il personale della Provincia di Cosenza, nello spirito di continuità, ho chiesto collaborazione a tutti i settori strategici. In due hanno perfino ritirato la richiesta pensionamento».