Primarie Pd, la deputata Ascani a Reggio: «Porte chiuse a scissionisti e 5s»

VIDEO-INTERVISTA | Ultime ore di campagna elettorale prima del voto di domenica prossima. In Calabria la deputata umbra per il rush finale a sostegno della mozione Direzione Futuro di Roberto Giachetti. Silenzio sul governo regionale e sul futuro candidato governatore un laconico: «lo deciderà il partito territoriale»

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di Riccardo Tripepi
1 marzo 2019
14:14

Ultime ore di campagna elettorale prima che la parola passi alle urne. Domenica tre marzo il Pd sarà chiamato ad eleggere il nuovo segretario nazionale e la sfida tra Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti è entrata nel momento nevralgico.

Anche nella nostra Regione si susseguono gli appuntamenti a sostegno della varie liste anche se soltanto i renziani calabresi hanno potuto contare sulla visita del loro candidato segretario Maurizio Martina che domenica scorsa ha incontrato gli elettori a palazzo Campanella.


Nicola Zingaretti si tenuto lontano dalla Regione nonostante le due liste che sono state approntate sul territorio e anche Roberto Giachetti lo ha imitato. Quest’ultimo, però, ha mandato una delle esponenti più significative della corrente a Reggio Calabria, la deputata Anna Ascani, all’iniziativa fortemente voluta dal consigliere metropolitano Antonino Castorina. Insieme a loro i candidati della mozione “Direzione Futuro” Luca Gaetano, vicesindaco di San Ferdinando, Tina Foti, assessore al Comune di Montebello Jonico, Paola Serranò consigliere comunale sempre a Montebello l’avvocato Natale Evoli.

 

«La nostra è una mozione animata da persone libere senza apparato – ha detto Anna Ascani – e vuole dimostrare che si può fare politica solo per passione. Per questo credo che la nostra vittoria sarebbe un messaggio bellissimo per il Paese e non solo per il Pd».

Porte chiuse, invece, ad eventuali alleanze con i Cinque Stelle o al rientro dei fuoriusciti dell’ultima scissione. «Sosteniamo che il Pd ha un’identità riformista che va difesa. Se il Pd si allea con in Cinque Stelle e fa rientrare i fuoriusciti, cioè fa quello che teorizza Pierluigi Bersani, come ha detto ieri da Cosenza, allora è il Pd a uscire da se stesso. Spero che la nostra linea esca vincente al congresso anche per rispetto a questa casa dei riformisti che non si merita di scomparire perchè qualcuno vuole vare riedizioni sbiadite di partiti del passato».

La Ascani, come gli altri big interrogati sul punto compreso il commissario regionale Stefano Esposito, si tiene alla larga da Oliverio e dalla sua eventuale ricandidatura. Nessun giudizio sul governo regionale, né sulla situazione in cui si trova il presidente della giunta. Sul futuro candidato invece: «Lo deciderà il partito territoriale. La nostra mozione disegna un partito federale nei territori e anche in Calabria sarà il congresso a decidere. Credo comunque che servano persone libere che non siano ex di niente e in grado di dare entusiasmo e ossigeno al Pd che nel Mezzogiorno, alle ultime elezioni politiche, ha sofferto tantissimo».

Antonino Castorina, invece, ha un giudizio positivo sull’azione fin qui svolta dal governo regionale, anche in ossequio ad un certo endorsement tra il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’area del governatore Oliverio. I due sostengono entrambi Zingaretti alle primarie e saranno chiamati alle elezioni alla fine dell’anno.

«Le valutazioni sulle future candidature vanno fatte all’interno del Pd – ha detto Castorina – prima va tenuto il congresso regionale e poi i provinciali per chiarire quale sarà l’assetto definitivo. L’azione regionale è stata positiva ma è necessario un partito coeso per affrontare i prossimi appuntamenti elettorali».

Riccardo Tripepi

Giornalista
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