Il presidente Roberto Fico cittadino onorario di Santa Maria del Cedro

VIDEO | La terza carica dello Stato considerata un importante punto di riferimento nella lotta per la legalità. Il messaggio: «Dobbiamo pensare sempre che lo Stato c'è e la nostra Repubblica è forte e salda»

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6 dicembre 2019
19:36
Il presidente Roberto Fico a Santa Maria del Cedro
Il presidente Roberto Fico a Santa Maria del Cedro

La prima cittadinanza onoraria per il presidente della Camera Roberto Fico porta il sigillo di un Comune calabrese: Santa Maria del Cedro. È qui che questa mattina la terza carica dello Sato è stata accolta dall’intera comunità per l’ultimo, il più importante, atto di un percorso iniziato a luglio, quando in una disamina sulla condizione atavica della Calabria, «terra notoriamente martoriata dalla criminalità» si disse allora, si scelse, su proposta del consigliere Mauro Limongi, di cristallizare così la figura del presidente quale importante punto di riferimento per l'intera cittadina nella battaglia per la legalità.  

Un momento atteso, quello di stamane, molto atteso anche dallo stesso presidente Fico che, in linea con le premesse, si è detto onorato e felice per il riconoscimento giunto da un paese in cui si «sta lavorando per la legalità».     


«I Comuni – ha aggiunto - sono luoghi fondamentali, i sindaci sono elementi fondamentali della nostra democrazia, è da qui che si forma il nostro processo democratico. Purtroppo spesso dallo Stato centrale arrivano pochi aiuti e poche risposte, mentre i sindaci sono in trincea. Alla cattiva politica e ai cattivi maestri va opposto il senso di comunità - ha detto ancora - e oggi qui c'è partecipazione. Solo così possiamo cambiare le cose. Quando ci sentiamo un po' persi, dobbiamo pensare che c'è lo Stato, la nostra Costituzione e la nostra Repubblica che è forte e salda. Il senso di legalità lo dobbiamo avere dentro di noi, e apprezzo che a Santa Maria del Cedro ci sia un'amministrazione che lavora con le scuole, da qui dobbiamo ripartire».

 

Il messaggio agli studenti

Quindi il messaggio rivolto agli studenti del comprensivo Paolo Borsellino presenti alla cerimonia: «Una delle missioni della nostra vita è quella di condividere bellezza e onestà, fare un percorso che sia saldo con i nostri principi e i nostri valori e io so che la nostra terra, con una cultura antica e un alto senso dello Stato, certo non si arrenderà mai a mafia e camorra. E se c'è chi vuole continuare a fare certe azioni allora se ne dovrà andare, noi no, noi dobbiamo resistere e lottare e lo Stato ha il dovere di renderlo possibile. Perseguite i vostri sogni, e anche nel caso in cui non doveste raggiungerli sappiate che la forza che ci avete messo vi porterà sicuramente su una strada importante».

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