Il risultato storico che va profilandosi in Italia con la schiacciante vittoria di Fratelli d’Italia, e quindi anche del centrodestra nel suo complesso, si è registrato pure a Catanzaro, relativamente alla Camera.

A giovarsene, come ovvio, la deputata uscente Wanda Ferro (esponente di vertice dei meloniani di Calabria), candidata dalla segreteria nazionale di Fdi nel Collegio di Catanzaro tanto al plurinominale (per giunta da capolista) quanto nell’uninominale. Riguardo alla prima delle due competizioni, per così definirla, Ferro veleggia verso il 40% quando a essere state scrutinate sono state quasi due terzi delle sezioni.

Uninominale Camera Catanzaro, risultati

Dietro di lei, cerca di ottenere dal canto suo il più possibile in termine di consenso la pentastellata Elisa Scutellà. Che ha nel mirino il 30%. Poco oltre il 20 dovrebbe invece attestarsi la Dem Giusy Iemma, molto nota a Catanzaro pure per essere la vicesindaco del capoluogo. Ma per lei, in ottica ingresso in Parlamento, ci sarà poco o niente da fare.

Al di là di tutto si ricorda che Ferro, nel 2014, è stata già in lizza per la presidenza della Regione su indicazione dell’allora capo della coalizione Silvio Berlusconi. Mentre, appena qualche mese, è stata scelta dal partito in cui milita attualmente quale aspirante sindaco della città dei Tre Colli.

In rappresentanza appunto dei meloniani, che alle Amministrative 2002 di Catanzaro al primo turno hanno scelto di correre da soli. Da stanotte, però, Ferro si riconferma a Montecitorio. Voci di corridoio molto accreditate asseverano inoltre la tesi che, con una Giorgia Meloni premier, la stessa ex presidente di Palazzo di Vetro sarebbe in corsa per una poltrona da ministro. Prestigiosa carica non detenuta da un catanzarese dai tempi di Agazio Loiero, ovvero da circa 21 anni. Comunque sia, pare abbastanza sicuro che in caso non le dovesse essere assegnato un ministero, per lei sarebbe tuttavia certa l’investitura per essere titolare di un “sottosegretariato di peso”.