Pd, Roma stoppa Oliverio: il congresso dopo le europee, per ora si continua con Graziano

Fallita la moral suasion su Zingaretti per sbloccare subito l'iter del congresso e il commissario regionale convoca un vertice per il prossimo primo di aprile. Sul fronte delle elezioni europee arriva il rifiuto di Marco Minniti alla proposta di candidatura. In pista il nome di Maria Saladino, già candidata nella circosrizione Sud nel 2014

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di Riccardo Tripepi
28 marzo 2019
12:16

Non ha avuto alcun effetto l’azione di moral suasion avviata da Mario Oliverio e dai suoi sul nuovo segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti. L’idea degli uomini del governatore, sempre in attesa di essere accreditati come zingarettiani doc dal nuovo leader democrat, era quella di procedere immediatamente allo svolgimento del congresso nazionale.

In occasione dell’ultima direzione del partito, però, è stato chiaro a tutti che la linea, almeno per il momento, non cambia. Attenzione massima alle elezioni europee e soltanto dopo avvio delle procedure che dovranno accompagnare il Pd calabrese verso l’assise regionale e le elezioni anche attraverso la scelta del candidato governatore.


La conferma definitiva della scelta nazionale è arriva poi con la convocazione della riunione con parlamentari e consiglieri regionali che il commissario del Pd Stefano Graziano ha disposto per il prossimo primo di aprile alla sede regionale di Lamezia Terme. L’ordine del giorno è esattamente uguale a quello che era stato fissato per la precedente riunione poi slittata a causa del protrarsi dei lavori del Consiglio regionale. Il partito sarà chiamato a discutere  delle candidature in vista delle prossime elezioni europee, delle imminenti elezioni amministrative e dell’attuale situazione politica.

Un chiaro segnale da parte dei vertici nazionali: per il momento il partito rimane commissariato e affidato a Graziano. Zingaretti non ha ancora deciso come comportarsi con la Calabria. Lo dimostra anche la circostanza che, fin qui, non ha ancora messo piede nella nostra Regione né durante la campagna elettorale per le elezioni primarie, né successivamente alla vittoria ottenuta lo scorso 3 marzo. E nonostante in Calabria abbia raggiunto altissime percentuali di gradimento anche grazie a ben due liste costituite a suo sostegno.

Ma dall’area Zingaretti non è arrivata nessuna parola di sostegno o soddisfazione neanche nel momento in cui la Cassazione ha disposto la revoca della misura cautelare dell’obbligo di dimora che per lunghi mesi ha costretto Mario Oliverio a San Giovanni in Fiore.

Ulterio “sgarbi” possono essere segnalati nei confronti dell’area Oliverio. Zingaretti avrebbe proposto la candidatura alle europee, come capolista per il Sud, a Marco Minniti per accreditarlo utleriormente. Sarebbe, però, già arrivato il rifiuto da parte dell’ex ministro dell’Interno che con le candidature non ha molto feeling ultimamente. Anzi tra i papabili candidati spunta adesso il nome di Maria Saladino, che ha sostenuto la mozione Martina dopo essere stata candidata in autonomia alla segreteria, e che è già stata candidata alle precedenti elezioni europee del 2014 ottenendo 25.590 voti.

La situazione in casa Pd, dunque, si mantiene fluida più che mai e potrebbe diventare esplosiva nel momento in cui si tornerà a riunire il Consiglio regionale dove la maggioranza di centrosinistra continua a non avere i numeri per governare.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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