VIDEO | Nella cittadina del Reggino guidata da una giunta comunista la presenza della figlia dell’ex presidente Raul e nipote del lider maximo Fidel è stata l'occasione per difendere la rivoluzione cubana
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Si è trasformata in una vera e propria festa, anche politica, la cerimonia di benvenuto che il comune di Polistena ha organizzato per i medici cubani impegnati anche nell'ospedale cittadino. Presente la deputata Mariela Castro Espin, la figlia del presidente Ruol era accompagnata dall'ambasciatrice Mirta Granda Averhoff, l'incontro è stato anche l'occasione per uno scambio di ringraziamenti.
Lo dice senza mezzi termini Castro, «siamo qui per ringraziare un popolo che è stato sempre solidale con Cuba», riferendosi alla cittadina guidata da una giunta comunista. Stesso concetto ha riferito il sindaco Michele Tripodi, «accogliamo un popolo che esporta buona sanità e non armi», mostrando chiaramente il risvolto politico della manifestazione organizzata in collaborazione con l'associazione di Amicizia tra Italia e Cuba, rappresentata da Pino Scarpelli e Marco Papacci.
Nell'incontro ha preso la parola anche Francesca Liotta, attuale direttore sanitario F.F. dell'ospedale. Il sindaco ha consegnato un documento recentemente approvato dal Consiglio comunale contro l'embargo che soffoca l'economia cubana. «In realtà - ha detto Castro - si tratta di una guerra commerciale e culturale che il governo americano ha dichiarato contro il popolo cubano guidato non da un regime ma da una rivoluzione».
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Tripodi ha parlato dell'isola quale esempio di «libertà dei popoli e solidarietà» e, nel Salone delle feste stracolmo di pubblico, le note di alcune musiche cubane famose - suonate al pianoforte e al sax da Maria e Domenico - hanno fatto ballare i medici, oltre che Castro e Tripodi, mentre è risuonato nitidamente l'incitazione rivoluzionaria "Hasta la victoria".