L'ipotesi che al sud Italia siano state riservate soltanto il 37% delle risorse previste nel Recovery Fund allarma i sindaci calabresi, i quali ritengono che le cifre destinate siano insufficienti a mettere in moto crescita e sviluppo della regione più povera d'Europa e per questo chiedono al governo una più equa distribuzione. Tra i primi cittadini che hanno già inteso far sentire la propria voce c'è quella del sindaco di Verbicaro, Francesco Silvestri, che questa mattina ha occupato simbolicamente la sala consiliare del piccolo centro montano del Pollino, indossando la fascia tricolore.

L'appello a Mario Draghi

Durante la protesta simbolica, il sindaco Silvestri ha scritto una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella quale chiede di rivedere le percentuali di distribuzione delle risorse economiche. Da un'analisi condotta da Svimez (Associazione per lo sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno, ndr), «si evince - scrive il primo cittadino verbicarese - che la quota da destinare la sud dovrebbe essere almeno del 60% per poter eliminare il gap con il nord». Oltretutto, nella quota del 37% sarebbero comprese le risorse ordinarie. «Capiamo bene che la beffa è dietro l'angolo!», sbotta il primo cittadino.

La rivolta dei sindaci

Nel documento redatto da Silvestri, si legge ancora, testualmente che «contro la rapina che stanno perpetrando le lobby economiche e finanziari e del centro e nord Italia, con l'avallo del governo nazionale, oltre 500 sindaci del sud si stanno mobilitando per impedire questa frode». Ed in ultimo, avverte Silvestri: «Noi sindaci che viviamo nei nostri territori non staremo fermi e passivi ad assistere all'ennesimo tradimento».